Imu agricola, tutto quello che c’è da sapere per gli agricoltori siciliani

IMU-terreni-agricoli-Il sistema agricolo italiano può essere paragonato alla tela di Penelope. Di giorno si inneggia alla riforma della PAC si evidenziano gli obiettivi strategici comunitari e nazionali con i due pilastri finalizzati a fronteggiare le sfide dell’agricoltura ponendo obiettivi di carattere: economico (sicurezza alimentare, miglioramento della competitività minacciata da crescente volatilità dei prezzi e da compressione dei margini, rafforzamento della filiera produttiva, con un maggiore ruolo per la profittabilità della fase produttiva); ambientale (uso sostenibile delle risorse, qualità del suolo e dell’acqua, minacce agli habitat e alla biodiversità, cambiamenti climatici); territoriale (riequilibrio dei territori rurali caratterizzati da ridotti livelli di sviluppo economico e sociale), di notte, s’inventano nuovi balzelli per contrariare il complesso mondo agricolo, facendo allontanare gli ultimi eroi rimasti vicini alla terra. L’ultimo arrivato si chiama IMU per i terreni agricoli.

L’invenzione è del Consiglio dei ministri del 23 gennaio, che ha stabilito, con decreto legge, la revisione dei criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014.

I criteri su cui si basa l’esenzione riguardano:

  1. i terreni agricoli nei comuni classificati “montani” (elaborazione Istat);
  2. i terreni di proprietà o in affitto a coltivatori diretti (Cd) e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola (Iap) nei comuni “parzialmente montani”.

Il resto dovrà pagare il nuovo balzello. A giugno pare che si pagherà anche l’IMU del 2015.

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 9 paragrafo 3 lettere a) e b), Regolamento (UE) n.1307/2013 vengono considerati agricoltori in attività, i soggetti che dimostrano il possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • chi è iscritto all’INPS come coltivatore diretto, imprenditore agricolo professionale, coloni o mezzadri;
  • chi è in possesso Partita IVA attiva in campo agricolo con dichiarazione annuale IVA.

Per le aziende con superfici prevalentemente ubicate in zone montane e/o svantaggiate è sufficiente il possesso della partita IVA attiva in campo agricolo.

Quindi, il balzello graverà sull’imprenditore, cioè “non puro”, su coloro che investono ulteriori capitali proveniente da altre attività non agricole. E’ anche deducibile che questo sforzo economico sarà pagato interamente dal sistema agricolo per l’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli. Pagamento che arriva in un momento alquanto difficile, molte aziende si trovano a ripristinare i danni causati dalla neve, delle alluvioni, ecc.

Tra l’altro restano molte perplessità sulla suddivisione dei comuni tra montani, parzialmente montani e tutti gli altri municipi. Solo per fare un esempio; meravigliano i comuni di S. Vito Lo Capo e Custonaci dichiarati integramente montani, mentre Buseto Palizzolo, Erice e Valderice parzialmente montni. Comunque sia, per l’Imu 2014 è stata fissata per il 10 febbraio 2015 la data di pagamento della nuova tassa.

Il decreto legge 4/2015 ha infatti esentato dal pagamento dell’imposta tutti proprietari di terreni agricoli situati nei Comuni montani e nei Comuni parzialmente montani, se posseduti da coltivatori diretti e IAP nei Comuni. Tutti gli altri proprietari di terreni agricoli interessati dalla proroga sono ora chiamati a fare cassa.

Ma come si calcola l’imposta dovuta? Per i terreni agricoli soggetti all’IMU 2014, l’imposta si calcola:

reddito dominicale, rivalutato del 25%, quindi si moltiplica per il coefficiente:

  • 75 se il proprietario ha la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale;
  • 135 per tutti gli altri.

Al valore ottenuto si applica l’aliquota deliberata dal Comune o, in mancanza, quella standard del 7,6 per mille.

Per il momento, si consiglia di soprassedere al pagamento dell’IMU poiché si attende il responso di alcuni ricorsi presentati al TAR.

Comuni siciliani totalmente montani suddivisi per Provincia

 

Provincia di Trapani: Custonaci, Favignana, San Vito Lo Capo, Pantelleria.

Provincia di Palermo: Alimena, Blufi, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofiorito, Castelbuono, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Collesano, Corleone, Gangi, Geraci Siculo, Godrano, Gratteri, Isnello, Marineo, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Scillato, Sclafani Bagni, Ustica

Provincia di Messina: Alcara li Fusi, Antillo, Capizzi, Caronia, Castelvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castelmola, Cesarò, Fiumedinisi, Floresta, Fondachelli-Fantina, Francavilla di Sicilia, Galati Mamertino, Leni, Lipari, Longi, Malfa, Malvagna, Mandanici, Militello Rosmarino, Mistretta, Mongiuffi Melia, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Motta d’Affermo, Novara di Sicilia, Pettineo, Raccuja, Reitano, Roccafiorita, Roccella Valdemone, San Fratello, Santa Domenica Vittoria, Sant’Agata di Militello, Santa Lucia del Mela, Santa Maria Salina, San Teodoro, Santo Stefano di Camastra, Tortorici, Tusa

Provincia di Agrigento: Burgio, Cammarata, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina

Provincia di Caltanissetta: Resuttano

Provincia di Enna: Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Nissoria, Sperlinga, Troina

Provincia di Catania: Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Milo, Nicolosi, Paternò, Randazzo, Sant’Alfio, Vizzini, Zafferana Etnea

Provincia di Ragusa: Giarratana, Monterosso Almo

Provincia di Siracusa: Buscemi, Cassaro, Ferla

 

 

Elenco dei comuni siciliani “parzialmente montani” secondo l’Istat

 

Provincia di Trapani: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Erice, Valderice

Provincia di Palermo: Aliminusa, Altofonte, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Borgetto, Castellana Sicula, Cefalù, Contessa Entellina, Giardinello, Giuliana, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palermo, San Giuseppe Jato, Torretta, Valledolmo, Vicari.

Provincia di Messina: Alì, Barcellona PG, Basicò, Castell’Umberto, Castroreale, Frazzanò, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Itala, Limina, Messina, Moio Alcantara, Monforte San Giorgio, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Rodì Milici, Rometta, San Marco d’Alunzio, San Pier Niceto, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Saponara, Sinagra, Taormina, Tripi, Ucria

Provincia di Agrigento: Bivona, Caltabellotta, Casteltermini

Provincia di Caltanissetta: Mussomeli

Provincia di Enna: Agira, Aidone, Assoro, Leonforte, Piazza Armerina, Regalbuto, Villarosa

Provincia di Catania: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Calatabiano, Licodia Eubea, Mascali, Piedimonte Etneo, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Trecastagni

Provincia di Ragusa: Ragusa

Provincia di Siracusa: Buccheri, Carlentini, Palazzolo Acreide, Sortino

Un pensiero su “Imu agricola, tutto quello che c’è da sapere per gli agricoltori siciliani

  • 12 Marzo 2015 in 15:36
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    il comune di sant’agata di Militello è dichiriato montano, ma la casa comunale è a livello del mare, lostesso vale per Barcellona P.G.

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