Cresce il credito all’agroindustria, si riduce quello al settore primario

I dati diffusi dalla Banca d’ Italia nel rapporto mensile Monete e banche indicano che il totale dei prestiti concessi alle imprese italiane ammonta, nel mese di settembre, a 873.204 milioni di Euro, in diminuzione del 2,6% rispetto allo stock registrato nel corrispondente periodo del 2015. Si prolunga così la tendenza negativa che si protrae ininterrottamente dal 2012, nonostante il sostegno fornito dalle misure espansive della BCE.

In questo contesto ancora critico per il mercato del credito, le imprese del settore agroalimentare, che nel 2016 assorbono l’8,7% del credito bancario erogato al sistema produttivo nazionale, mostrano una relativa tenuta in termini di finanziamenti ricevuti: considerate nel complesso, lo stock dei prestiti a loro destinato fino al mese di settembre è diminuito solo dello 0,6% su base annua.

Tuttavia, si sta accentuando la forbice già in evidenza tra imprese dell’industria alimentare e aziende del settore primario (inteso come agricoltura, silvicoltura e pesca): i prestiti a famiglie e imprese produttrici del settore agricolo, a settembre, si sono attesati a 43.591 milioni di Euro (-2,3% su base annua). In questo senso va altresì sottolineato come debbano ancora giocare un ruolo rilevante in questa partita i prestiti “attratti” dai progetti dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali, ancora non partiti a pieno regime.

I prestiti alle imprese dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, invece, sempre a settembre, ammontano a 32.267 milioni di Euro (+1,8% su base annua).