Bando per giovani agricoltori del Psr Sicilia, Cracolici: “Entro il 30 aprile sarà pubblicato”

Nel corso di una concitata manifestazione tenutasi sul PSR Sicilia 2014 – 2020 a Castronovo di Sicilia, l’assessore Antonello Cracolici, ha affermato che entro il “entro il 30 aprile sarà pubblicato il bando per i giovani agricoltori”.

La Misura 6.1 sostiene l’avviamento di nuove imprese condotte da giovani agricoltori, nonché la creazione e lo sviluppo di imprese extra-agricole con l’obiettivo di accrescere la competitività del tessuto produttivo agricolo regionale, migliorando le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda agricola, e favorendo lo sviluppo del tessuto economico delle zone rurali e il ricambio generazionale.

D’altra parte occorre fronteggiare l’elevato livello di disoccupazione giovanile che in Sicilia raggiunge il 51,3%, contro un dato nazionale di 35,3%. In questo ambito, la distinzione per genere evidenzia un tasso di disoccupazione femminile quasi doppio rispetto alla media nazionale, componente che fa registrare il dato più elevato anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione di lungo periodo.

L’incontro ha avuto momenti abbastanza animati su argomenti scottanti, quali la proroga della Misura 4.1 che a detta di molti tecnici – dopo più di 124 F.A.D. e la possibilità, pare concreta, di portare l’aumento del contributo maggiorato del 20% – risulta alquanto indispensabile. Al riguardo l’assessore Cracolici ha evidenziato: “Io non potrò concedere proroghe. Se una azienda delle tredici che hanno presentato al momento istanza non dovesse essere finanziata, dopo la proroga, farebbe ricorso, e qualunque TAR boccerebbe il bando”.

E’ stato posto inoltre a Cracolici il comportamento che le aziende devono tenere per la relativa progettazione riguardo trasformazione e commercializzazione realizzati nell’ambito della sottomisura 4.1. Al fine di dare un’esatta interpretazione ai nostri lettori utilizzammo la comunicazione dell’assessorato: “Su richiesta dello Stato italiano, il Comitato dello sviluppo rurale, nel corso di una riunione tenutasi a Bruxelles l’8-2-2017, si è espresso per una interpretazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 secondo la quale gli investimenti per la trasformazione e commercializzazione realizzati nell’ambito della sottomisura 4.1, contrariamente a quanto finora affermato, possono essere considerati come rientranti nel “settore agricolo” e pertanto agli stessi può essere applicata la maggiorazione del 20% nei casi previsti dal medesimo Regolamento. Ciò comporta la possibilità di applicazione della citata maggiorazione nell’ambito della 4.1 anche per il bando in corso di espletamento. Pertanto, al fine di consentire anche agli agricoltori che hanno presentato o presenteranno le domande di sostegno a valere sul bando in corso relativo alla predetta sottomisura 4.1 di potere usufruire, nei casi previsti, di tale maggiorazione, l’Amministrazione procederà a proporre alla Commissione Europea, nelle forme e modalità previste, una modifica del testo del PSR 2014-2020 con l’obiettivo di potere riconoscere retroattivamente tale beneficio e di corrispondere agli agricoltori, le cui domande saranno finanziate con il sopradetto bando in fase di espletamento, un pagamento complementare pari al 20% sugli investimenti per i quali è stata consentita l’applicazione della richiamata maggiorazione”.

Cracolici ha detto, inoltre, che “come assessore ho il dovere di far partire il PSR 2014/2020 e di fare spesa altrimenti, con continue proroghe perdiamo i soldi assegnati e le risorse tornano a Bruxelles”. Occorre: “Buona volontà e meno polemiche con meno mal di pancia diffusa”.

L’intervento dell’Assessore era stato proceduto dalla presentazione della Misura 4. 1 da parte del dirigente Antonio Cesare dell’IPA di Palermo. A seguire molti imprenditori hanno lamentato lo stato di disagio di diverse strade, soprattutto provinciali, che nonostante le continue richieste di ristrutturazione restano impraticabili con danni economici alle aziende del territorio, in ginocchio dalla crisi economia.

4 pensieri riguardo “Bando per giovani agricoltori del Psr Sicilia, Cracolici: “Entro il 30 aprile sarà pubblicato”

  • 16 Marzo 2017 in 8:35
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    Lo stesso annuncio è stato fatto il 21 gennaio 2016 su questa testata (https://www.siciliaagricoltura.it/2016/01/21/psr-sicilia-insediamento-giovani-e-nuove-imprese-tutto-quello-che-ce-da-sapere/). Qualcuno ha creduto che a giorni sarebbe stato emanato il bando e si è affrettato a mettere le carte a posto per parteciparvi seriamente (requisito professionale IAP, Iscrizione Camera di Commercio, iscrizione INPS, acquisto azienda,etc.) con il risultato che oggi non può più partecipare essendo trascorsi i fatidici dodici mesi dal primo insediamento. E dire che proprio l’On.le Assessore aveva annunciato con condivisibile soddisfazione di aver innalzato il termine da sei a dodici mesi per allargare le possibilità di partecipazione ( iniziativa opportuna per ovviare ai ritardi che già erano stati accumulati). Ho fatto presente in Assessorato che tale termine può essere aggiornato se non si vuole incorrere in una grave illegittimità del bando .
    Non ho avuto risposta !

  • 16 Marzo 2017 in 11:48
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    Salve, innanzitutto complimenti per il sito e grazie per le molte informazioni utili. Vorrei chiedervi se si sa già a quanto ammonta il numero minimo di “ULA – Unità Lavorative” per accedere alla misura 6.1.

    Grazie.

    Cordiali saluti.

    • 16 Marzo 2017 in 23:14
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      Unità Lavorativa Aziendale (ULA)

      I dati impiegati per calcolare gli occupati (come importi del fatturato e dell’attivo
      patrimoniale) sono quelli riguardanti l’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato e vengono calcolati su base annua. Gli occupati corrispondono al numero di unità-lavorative- anno (ULA) cioè al numero di persone che durante tutto l’anno in questione, hanno lavorato nell’impresa (o per suo conto)a tempo pieno. Il lavoro dei dipendenti che non hanno lavorato tutto l’anno, oppure che hanno lavorato a tempo parziale è contabilizzato in frazione di ULA. Per le aziende agricole rappresenta l’Unità di misura convenzionale basata sulla conversione del tempo di lavoro dedicato effettivamente ai lavori agricoli per l’azienda, esclusi i lavori domestici nella casa del conduttore o del capo azienda, in addetti a tempo pieno. Con “tempo pieno” si intendono le ore di lavoro minime stabilite dalle normative nazionali relative ai contratti di lavoro. Se tali normative non indicano il numero di ore di lavoro annuali, si considera un tempo minimo di 1.800 ore (225 giorni lavorativi di 8 ore al giorno).

      • 11 Aprile 2017 in 18:21
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        Innanzitutto grazie per la risposta. Però non mi è chiaro come si può fare il calcolo per un’azienda di nuova costituzione? Ci sono delle tabelle di riferimento? Grazie ancora.

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