Cia Catania contro i sistemi informatici di Agea

“E’ vergognoso il livello di  qualità dei sistemi informatici AGEA per la predisposizione delle domande uniche e domande PSR. Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione e indignazione”. E’ lo sfogo del presidente Giuseppe Di Silvestro nei confronti di AGEA (agenzia erogazione agricoltura) che impedisce di adempiere in modo adeguato alle esigenze degli  agricoltori, al fine di consentire loro di percepire gli aiuti comunitari. Nel  solo territorio  etneo  ci sono centinaia di aziende in difficolta.  Quattro mila in Italia.

“Le organizzazioni agricole sono da anni l’interfaccia tra gli agricoltori associati e l’AGEA attraverso i propri Centri di Assistenza Agricola che sono strumenti tecnici per presentare, gestire, correggere tutte le domande di contributo previste dai regolamenti comunitari. “Purtroppo questi processi amministrativi – stigmatizza il Direttore Cia Graziano Scardino – sono molto spesso caratterizzati da malfunzionamenti, da inadeguatezze tecniche e normative, da scelte opportunistiche, da scarsa efficienza, da ingiustizie palesi, da alti costi di gestione, da una assoluta mancanza di capacità per un rinnovamento che consenta agli  agricoltori, di percepire quanto dovuto senza rischi di perdere risorse economiche che in molti casi risultano essenziali per la loro sopravvivenza”.

“La misura è colma, poiché oltre il malfunzionamento dei sistemi informati vi è un problema nei pagamenti, difatti siamo ancora lontani dal completare il pagamento 2016 delle domande uniche, si parla di valori statistici dell’83% del budget erogato, ma in realtà ci sono ancora aziende che non hanno percepito nulla del 2016 e nulla per il 2015 – sottolinea il presidente Di Silvestro – Questa non è solo inefficienza ma a nostro avviso è una assurda mancanza di rispetto per gli agricoltori”.

“Abbiamo chiesto con forza, come Cia nazionale, al Direttore di AGEA di dare giustizia alle oltre 4.000 aziende agricole che non sono state pagate a partire dal 2010 fino al 2015. Si uniscono anche le inefficienze della regione sui PSR, sia sulla pubblicazione dei vari bandi che sull’istruttoria delle domande già presentate per il 2015 e 2016. La maggior parte dei produttori che hanno presentato domande di contributo per le misure PSR a superficie non sono state ancora pagate con un rimbalzo di responsabilità tra Regione ed AGEA che è disarmante ed i nostri uffici sono presi d’assalto dagli agricoltori che temono di non vedere il proprio diritto rispettato”.

“La macchina AGEA è snervante – conclude Di Silvestro – dalla gestione del pregresso, alla riserva nazionale, alle questioni PSR, sia per le misure a superficie che per le misure d’investimento. E’ indispensabile individuare una strategia politica che sia caratterizzata da un pressing su tutti i livelli amministrativi pubblici, con mobilitazioni puntuali e dobbiamo pretendere maggiore efficienza e professionalità, risorse adeguate e sistemi efficienti. AGEA va riformata. I sistemi informativi vanno definiti in una ottica di efficienza e trasparenza dei costi, il Ministero deve acquisire una capacità di governo del processo con uomini e mezzi adeguati. Le politiche anche se buone nella loro impostazione generale e nella visione che le ispira, trovano molto spesso negli apparati burocratici che le applicano, il primo vero nemico”.