Palermo-Agrigento: i ritardi dei lavori mettono in ginocchio l’area interna della Sicilia

I notevoli ritardi dei lavori di ammodernamento della SS 121, relativamente ad un tratto stradale di circa 34 km della “Palermo- Agrigento”, che va dall’attuale svincolo “Bolognetta” allo svincolo “Bivio Manganaro”, stanno mettendo in crisi le attività agricole, artigiane e turistiche di un vasto territorio a cavallo tra le province di Palermo, Agrigento e Caltanissetta.

A farne le spese le diverse aziende agrituristiche che si sono viste ridurre la presenza di turisti, ma anche le diverse aziende agricole produttori di formaggi, frutta, ficodindia, ecc. nonché, tutte le attività artigiane che soddisfano un’utenza palermitana.

A pagarne le spese anche i numerosi pendolari (circa 22 mila al giorno) che quotidianamente devono recarsi a Palermo per motivi di lavoro. Un numero di semafori, periodicamente, tra sei e sette, rallentano l’andamento facendo impiegare, per percorre 30 km, un’ora abbondante.

Si paventa inoltre il rischio che i diversi contenziosi delle ditte appaltatrice con l’organo appaltate possa prolungare i lavori che dovranno essere completati, cosa alquanto impossibile, entro la fine del 2018.
La preoccupazioni delle popolazioni locali è che i lavori non possano essere totalmente completati, ma pare anche che i finanziamenti stanno per terminare col risultato di realizzare un’opera che andrà ad arricchire le tante incompiute di cui la Sicilia vanta il primato a livello nazionale.

Tra l’altro, mentre i lavori procedono appare sempre più evidente l’inutilità di tali migliorie, ritenute da molti privi di utilità, considerato anche che l’ammodernamento riguarda solamente 35 km dei 120 che collegano i due capoluoghi di provincia.

A questa precarietà si aggiunge il pericolo della realizzazione, pare di una centrale di Biogas” che dovrebbe essere realizzata nello snodo viario di Borgo Manganaro che pregiudicherebbe la salubrità dell’area circostante.
Mentre monta la protesta dei cittadini del territorio la politica, alla prese con la prossima campagna politica regionale, risulta assente e disinteressata.