Il cipresso barriera naturale contro gli incendi. Il progetto della Regione

La Regione Siciliana ha illustrato oggi a Bruxelles i risultati della prima sperimentazione di un progetto antincendio “ecologico” che potrebbe facilmente essere adottato in tutti i paesi del Mediterraneo. Il compito di illustrare il progetto pilota di cui la Regione Siciliana e’ capofila in Europa, e’ toccato al dirigente generale del dipartimento siciliano delle foreste, Pietro TOLOMEO, dinanzi ai rappresentanti delle 12 regioni europee – che fanno parte di 5 diversi stati nazionali – firmatari dell’atto costitutivo della Macroregione adriatico ionica. Durante gli “Open days”, la settimana di informazione sulle politiche comunitarie destinate allo sviluppo regionale, oggi a Bruxelles e’ stata dedicata una sessione di lavori alle azioni che le regioni con caratteristiche omogenee possono facilmente condividere. Il progetto Cypfire, finanziato con i fondi strutturali 2007, e’ proprio una esperienza positiva di cooperazione transnazionale nel Mediterraneo, che ha coinvolto attivamente 8 diversi enti di diverse regioni europee e 3 enti di ricerca di paesi non europei: Tunisia, Turchia e Israele. Quanto sperimentato si basa su un principio estremamente semplice, legato alla resistenza opposta al fuoco, in maniera naturale, dalle barriere di cipresso: l’uso di questa specie vegetale si e’ rivelato un buon sistema per prevenire l’innesco e l’avanzamento degli incendi. Il progetto – avviato a giugno 2010 e che si concludera’ nel maggio del 2013 – prevede l’impianto di filari multipli di cipresso per ridurre il possibile impatto del fuoco sull’ambiente, sostituendo i costosi ed antiestetici viali parafuoco. “Il cipresso e’ una pianta autoctona dell’Europa meridionale – ha spiegato Tolomeo -, molto resistente al calore e alla siccita’. Il suo sottobosco, composto da una lettiera umida e compatta, impedisce la crescita di altre piante. Le prove di laboratorio condotte in questo periodo, hanno confermato la forte resistenza al fuoco di questo tipo di barriere naturali e assolutamente ecologiche”.

Un pensiero su “Il cipresso barriera naturale contro gli incendi. Il progetto della Regione

  • 6 Giugno 2016 in 18:25
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    BUONGIORNO,
    NON SONO UN ADDETTO AI LAVORI, MA UN DILETTANTE CHE HA REINTRODOTTO SPECIE DELLA MACCHIA (COMPRESE ERICHE, MIRTI, CORBEZZOLI, QUERCE VARIE) E FORESTALI RINVERDENDO UN FONDO DI MODESTA ESTENSIONE IN UNA DELLE ZONE PIU’ ARIDE DELLA SICILIA CENTRALE (IN PROVINCIA DI CALTANISSETTA).
    I RISULTATI PRELIMINARI CITATI NELL’ ARTICOLO SONO UNA SORPRESA E SEMBRANO CONTRADDIRE ASPETTATIVE ED ESPERIENZA COMUNE. UNA RESINOSA COME IL CIPRESSO CI SI IMMAGINA CHE SI INCENDI AL CONTRARIO CON GRANDE FACILITA’ E SENZA POSSIBILITA’ DI RICACCIO. QUESTO E’ PERLOMENO QUANTO SI OSSERVA NEI COMUNI INCENDI CHE SI VEDONO IN GIRO PER LA NOSTRA ISOLA E COINVOLGONO, VA DETTO, BOSCAGLIE O IMPIANTI IN CUI IL CIPRESSO E’ FRAMMISTO AD ALTRA VEGETAZIONE. PRESUMO CHE LE ESPERIENZE DESCRITTE SI RIFERISCANO A CIPRESSO COMUNE VARIETA’ COLONNARE (C.D. “CIPRESSO MASCHIO”) PIANTATO IN FILARI. SAREBBE COMUNQUE DAVVERO DA DIVULGARE QUANTO PIU’ POSSIBILE QUANTO NELL’ ARTICOLO, FACENDO PERO’ RIFERIMENTO ALLE ZONE DELL’ ISOLA E ALLE CONDIZIONI PEDOLOGICHE E SOPRATTUTTO DI PENDIO, TENENDO CONTO O MENO DI CURVE DI LIVELLO IN CUI TALI ESPERIENZE SONO STATE EFFETTUATE. GRAZIE

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