A Lamezia un polo d’innovazione tecnologica nei laboratori della Fondazione Terina
Lamezia Terme – Si è tenuto il 31 gennaio, presso i laboratori della Fondazione Terina di Lamezia Terme (CZ), la conferenza stampa di presentazione dello stato di avanzamento del Progetto “RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR FOOD LIFE AND SAFETY” [FOOD@LIFE], nell’ambito della quale è stata data notizia dell’avvio dell’annesso Corso di Alta Formazione destinato a 20 giovani laureati calabresi.
Alla conferenza, ha partecipato il Sottosegretario di Stato al MIUR On.le Gian Luca Galìetti, il Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti, il Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico, gli Assessori Regionali Michele Trematerra e Mario Caligiuri, il Prof. Campiglia, il commissario straordinario, Avv. Pasqualino Scaramuzzino, e la Responsabile scientifica della Fondazione, Prof.ssa Mariateresa Russo.
Abbiamo intervistato la Prof.ssa Mariateresa Russo, e il Commissario straordinario, Avv. Pasqualino Scaramuzzino, al termine della Conferenza.
Prof.ssa Russo può illustrare ai lettori di Sicilia Agricoltura, cosa vuol dire il progetto Food@Life per lo sviluppo e l’innovazione della ricerca scientifica nella Regione Calabria?
“Food@Life è il titolo di un progetto finanziato dal MIUR, con quasi 15 milioni di euro, e vede Fondazione Mediterranea Terina come soggetto attuatore di un’iniziativa che rappresenta una hybrid institution, in cui la rigida distinzione funzionale tra ricerca ed imprese, tende a sfumare per lasciare il posto alla comune risorsa “innovazione tecnologica” quale strumento di conseguimento di vantaggio competitivo e duraturo nel tempo.
I laboratori che saranno implementati e resi operativi grazie al progetto, costituiranno una struttura permanente d’innovazione e di riferimento per le imprese e per il mondo della ricerca, con spiccata capacità di autofinanziamento ad ampio respiro internazionale.”
Quali sono gli step attraverso i quali si svilupperà l’iniziativa?
“L’iniziativa prenderà corpo attraverso il potenziamento dell’esistente struttura di ricerca nata dalla pluriennale collaborazione scientifica tra la Fondazione Mediterranea Terina, unico ente di ricerca regionale e braccio operativo di riferimento della Regione Calabria, e il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria che, nel tempo, ha aderito, partecipando attivamente, al network tematico della ricerca nell’ambito strategico dell’agroalimentare.
Il progetto Food@Life prevede:
- la ristrutturazione del centro dimostrativo/formativo con annessa foresteria, per ospitalità di ricercatori italiani e stranieri, per sessioni di scambio, visiting, ecc.
- il potenziamento della hall tecnologica innovativa, finalizzata allo sviluppo e testing di nuove tecnologie
- la creazione di un incubatore, per ospitare le nuove imprese che nasceranno dalla messa a disposizione delle nuove conoscenze.
Il potenziamento del laboratorio avanzato di diagnostica esistente con il completamento delle piattaforme della metabolomica, della genomica/proteomica e delle nanotecnologie non distruttive per la qualità e sicurezza alimentare e la nutraceutica.
In particolare, l’attuale struttura di ricerca è organizzata in quattro Piattaforme tecnologiche che integrano le scienze omiche, come la genomica, la proteomica e la metabolomica, con la sensoristica.
Con i fondi ottenuti sarà potenziato il Centro di Ricerca esistente e si procederà alla creazione di una tra le più avanzate piattaforme Risonanza Magnetica Nucleare [NMR] ad alto campo, una piattaforma per la sintesi e la nutraceutica e una piattaforma genomica, proteomica e metabolomica, dotata di grandi attrezzature scientifiche che rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia e che contribuiranno a fare della costituenda infrastruttura un polo di eccellenza, unico nel panorama meridionale anche per le facilities di contesto e, nel suo genere, tra i primi in Italia ed in Europa.”
Insomma un progetto ambizioso. Professoressa, qual è la mission della Fondazione?
“Con Food@Life Fondazione Mediterranea Terina aspira a porsi quale Infrastruttura collegata alle reti di ricerca e piattaforme europee, aperta allo scambio di conoscenze, scienziati, giovani talenti e “geni in erba” che troveranno nella struttura un luogo in cui poter testare liberamente le proprie idee e/o intuizioni, confrontandosi con i ricercatori che ivi operano e sfruttando la struttura per la creazione di spin-off e start up nate dalla nuova conoscenza prodotta.
Nell’ambito del progetto, la Fondazione ha anche avviato un Corso di Alta Formazione, al termine del quale la Regione Calabria potrà contare su 5 “manager della ricerca”, 4 “business manager” e 11 “ricercatori” specializzati in qualità sicurezza degli alimenti e nutraceutica.
I “manager della ricerca” acquisiranno conoscenze e competenze nell’europrogettazione e gestione di progetti complessi, nella direzione e nel management di strutture di ricerca orientate verso attività di ricerca che avranno ricadute industriali con concrete applicazioni commerciali; i “business manager” saranno dotati di competenze che consentiranno loro di gestire trattative commerciali in campo internazionale nonché portare concretamente a compimento progetti a valenza comunitaria all’interno di strutture di ricerca; i “ricercatori” saranno soggetti altamente qualificati ed esperti in tecniche analitiche per la sicurezza, l’autenticazione alimentare e la nutraceutica, con una professionalità in grado di utilizzare le grandi attrezzature – altamente innovative ed uniche nel panorama europeo – che verranno implementate nei laboratori della Fondazione Mediterranea Terina.
Si tratta di profili professionali innovativi, tratteggiati tenendo conto della domanda d’innovazione [espressa e/o latente], del sistema economico in generale ed agroalimentare della Calabria in particolare, con l’obiettivo di supportare l’implementazione della nuova conoscenza nelle imprese e, quindi, il recupero di competitività per avere nuove opportunità di penetrazione sui mercati in uno con la crescita delle performance di creazione di nuova conoscenza da parte delle infrastrutture di ricerca sul modello europeo.”
Avv.to Scaramizzino, quali sono i suoi programmi per la Fondazione Terina?
“È mia, intenzione in sinergia con la Responsabile Scientifica della Fondazione, Prof.ssa Mariateresa Russo, di rendere l’intera area della Fondazione Mediterranea Terina, un luogo nel quale svolgere ricerca d’altissimo profilo scientifico nell’ambito di network internazionali, rendendo visibili i risultati, così che tutti gli stakeholder si possano rendere conto di come vengono utilizzati i fondi pubblici erogati e dove i risultati saranno “sfruttati” per l’incubazione delle imprese create dai giovani talenti. Un luogo, insomma, nel quale far convergere migliaia di visitatori ogni anno, un vero e proprio campus, nel quale giungeranno – grazie anche alla Foresteria che nell’ambito dell’iniziativa è oggetto di potenziamento – giovani studenti, ricercatori e imprenditori in uno scambio di conoscenze ed esperienze che costituirà un valore aggiunto per tutta la Calabria.”
L’intervento della Prof.ssa Mariateresa Russo ha focalizzato, in particolare, gli obiettivi verso cui la Fondazione, sta pervicacemente evolvendosi e quella che è la sua vera anima; un formidabile strumento di supporto all’attività della Regione Calabria nell’ambito del sistema dell’agroalimentare calabrese e di tutto il suo indotto economico.
Giuseppe Morello