Presentati a Marsala i primi risultati del progetto Vienergy – Vigna energetica

All’Istituto Agrario Abele Damiani di Marsala, si sono svolti i seminari formativi ed informativi sulle tematiche del progetto transfrontaliero ViEnergy – Vigna Energetica, finanziato con il  Piano Operativo Italia-Malta 2007 – 2013 a sostegno degli interventi congiunti per la prevenzione dei rischi naturali e antropici.

Nel corso dei seminari – ai quali hanno partecipato operatori del settore, studenti e produttori – attraverso la voce diretta dei referenti dei partner del progetto, sono stati presentati i primi risultati relativi ad alcuni segmenti dei temi energetici del progetto ViEnergy – Vigna Energetica, che puntano ad ottenere l’efficienza produttiva del vigneto secondo i criteri di eco-compatibilità.  I lavori hanno visto la partecipazione di esperti del settore con i quali sono stati approfonditi  alcuni aspetti legati alla ricerca di nuove forme di energia alternativa con un approccio che punta alla sostenibilità e all’innovazione della filiera.

Nello specifico, un momento interessante è stato quello dedicato ai risultati della sperimentazione di e-diesel nel territorio del comune di Marsala, presentati da Paolo Errante Parrino. Dal 20 al 23 ottobre scorso sono stati effettuati dei test per valutare la riduzione delle emissioni di polveri sottili attraverso l’utilizzo di un carburante E-Diesel, una miscela di diesel ed etanolo (ricavato da scarti di vinificazione) stabilizzata  con un additivo di origine agricola. La sperimentazione è stata condotta su un tragitto prestabilito su bus equipaggiato con motore EURO II. Dai dati rilevati dal Laboratorio VELA del Joint Research Centre di Ispra (Va) è emerso che la miscela ha avuto un effetto positivo sulla riduzione degli inquinanti emessi. Il test sarà ripetuto a Malta nel prossimo mese di dicembre con un differente motore e con un maggior numero di chilometri per poter rilevare ulteriori dati.

Vincenzo D’Alberti, di Alternative Bioenergy di Marsala, ha invece illustrato come attraverso le metodologie GIS sia possibile stimare il potenziale di sfruttamento delle Biomasse residuali del settore vitivinicolo. Un approfondimento del suo intervento ha riguardato la gassificazione e il ciclo Rankine organico.

Ha suscito un particolare interesse l’intervento di Mario Pagliaro – coordinatore del polo Solare Sicilia del CNR  – che si è soffermato sulle possibilità energetiche offerte dal nuovo fotovoltaico che, a suo dire, ha risolto i problemi legati allo smaltimento dei pannelli solari e quelli legati alla economicità dell’investimento.

Tra le azioni concluse nell’ambito del progetto ViEnergy – Vigna energetica  figura quello relativo al trattamento delle acque reflue enologiche con un innovativo sistema. A presentare i risultati del progetto pilota, realizzato nella cantina Marabino di Siracusa, è stato Marco Milani del Centro Studi di Economia applicata all’ingegneria dell’Università di Catania che ha illustrato come la fitodepurazione può costituire una risposta valida e innovativa per la gestione delle acque reflue di lavorazione enologica e il suo riuso in agricoltura.

Matteo Pavan, ricercatore di Microlife Italia, ha parlato delle microalghe  prodotte usando come principale fonte di carbonio per la loro crescita, la CO2 catturata durante la fermentazione del mosto. Catturare questo gas contribuisce a ridurre la sua emissione nell’atmosfera quindi può aiutare a diminuire la presenza dei gas serra in atmosfera. A conclusione dei lavori, il gruppo dei partecipanti si è trasferito presso la Cantina Colomba Bianca di Mazara del Vallo dove  si è svolta una visita all’impianto di captazione della CO2 per la produzione di alghe attraverso un fotobioreattore, istallato nell’ambito del progetto ViEnergy.

Uva - Sicilia_ Nero d'Avola 2014