I produttori puntano a distinguere il formaggio “tutto siciliano” dagli altri

latte-calorieLa preannunciata riunione del Comitato Esecutivo Regionale del Diprosilac (Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario), presieduta da Enzo Cavallo, è stata tenuta ad Enna con la partecipazione del Vice Presidente Totò Tuzzolino e di tutti i componenti, Liborio Mangiapane, Enzo Covato, Sebastiano Tosto e Saro Petriglieri. Molti gli argomenti trattati; diverse le decisioni adottate. Nel prendere atto dei chiarimenti dati e degli impegni assunti dall’assessore regionale dell’agricoltura Nino Caleca nel corso dell’incontro avuto a Ragusa (prima del convegno per la presentazione del Psr 14/20) venerdì 9 gennaio col presidente Cavallo, il Comitato, in riferimento alle contestazioni mosse dal Distretto relativamente al documento diffuso dalla segreteria tecnica dell’assessorato (dopo l’ultimo incontro del Tavolo Regionale per la Zootecnia), ha rimandato ogni decisione ed ogni iniziativa, in considerazione del fatto che detto tavolo su determinazione dello stesso Assessore è stato già riconvocato a Palermo per il prossimo 20 gennaio ed è stata altresì data assicurazione sull’avvio della trattativa per la determinazione del prezzo regionale del latte.

Il Comitato comunque con un analitico documento ha riconfermato la valenza di tutte le proposte a suo tempo avanzate in materia di programmazione e di utilizzo dei fondi comunitari nel periodo 2014/20 in Sicilia e a favore del settore zootecnico e della filiera lattiero casearia su tutto il territorio regionale.

Il Comitato si è soffermato parecchio sul lavoro avviato da qualche settimana per mettere in condizione i produttori-caseficatori di utilizzare il marchio “Qualità Sicura – Sicilia” voluto dalla Regione e per il quale il Distretto ha approvato il disciplinare relativo a tutti i formaggi storici siciliani. L’obbiettivo è quello di distinguere i formaggi ottenuti esclusivamente con latte siciliano da quelli ottenuti con l’utilizzo di latte e di cagliate importati, di consentire una sicura tracciabilità dei prodotti commercializzati e di facilitare i controlli a garanzia dei consumatori.

In tal senso l’Esecutivo ha approvato il disciplinare del “caciocavallo dei monti sicani” presentato dai Comitati Territoriali di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento, che si aggiunge a quelli già approvati ed inviati all’Assessorato (e fra questi quello del “cosacavaddu ibleo”). Da tenere conto che per chiarire alcuni aspetti e per meglio regolamentare alcun punti, ritenuti essenziali, è stato deciso di incontrare nei prossimi giorni i dirigenti ed tecnici dell’Assessorato, per fare chiarezza, per superare ogni ostacolo e per tentare l’utilizzo del marchio QS-Sicilia in occasione dell’Expo manifestazione per la quale il Comitato, nel corso della riunione, ha approvato il programma di partecipazione da sottoporre alle cooperative ed alle imprese che vogliono collaborare nell’interesse dell’intera filiera siciliana.

Il Comitato oltre ad aver individuato una serie di proposte che saranno sottoposte al tavolo tecnico del prossimo 20 gennaio, ha approvato un documento col quale viene lamentata la mancanza di un riferimento burocratico regionale all’altezza delle esigenze delle imprese e viene ulteriormente sollecitata, nella fase di riorganizzazione dell’assessorato, la istituzione di uno specifico ufficio, destinato alla zootecnia siciliana ed alla filiera lattiera casearia regionale affidato a funzionari aventi adeguata competenza.