Consorzi di bonifica, emendamenti al Bilancio regionale del M5S per il loro ripristino

Il #M5s presenta due emendamenti all’assestamento di Bilancio all’Ars, che mirano a ripristinare i fondi per i consorzi. “Riformare i consorzi di bonifica per renderli più efficienti e ampliare la platea di competenze e servizi destinati ai produttori agricoli”. Queste le due esigenze rilevate dal Movimento e condivise un po’ da tutti nel settore agricoltura.

“Occorre tornare indietro immediatamente – afferma Matteo Mangiacavallo – e restituire il ‘maltolto’. Per questo motivo abbiamo presentato atti che puntano ad abrogare le norme che recentemente aveva introdotto Baccei. Sia quella che toglie risorse ai consorzi di bonifica, in maniera indiscriminata e senza alcuna programmazione, sia quella che impedisce di erogare l’acqua per uso irriguo, oltre i servizi consortili, in tutti i casi di morosità. La Sicilia deve ripartire dall’agricoltura, troppo penalizzata in questi anni di governo Crocetta”.

“Il tema dei consorzi – afferma Giancarlo Cancelleri – era un discorso che avevamo avviato circa due anni fa. Il governo, non solo non ha messo mani alla riforma ma ha proceduto a tagliare i fondi destinati agli stessi. Tutto ciò è assurdo. Se prima non riformiamo i consorzi di bonifica, non regolamentiamo le spese e tagliamo gli sprechi, come facciamo a stabilire di quanto ridurre i finanziamenti? Invece, in una Regione amministrata al contrario avviene il contrario di tutto. Prima si tagliano i finanziamenti ai consorzi e poi, forse, si farà una riforma. Il risultato? La ricaduta sul mondo agricolo, che appare vessato dai consorzi che finiscono per aumentare i costi ai produttori agricoli e non erogare l’acqua agli utenti morosi”.

Un emendamento del M5S approvato nel gennaio 2014 e divenuto articolo nella legge finanziaria prevedeva le elezioni per definire i consigli di amministrazione dei consorzi. “Tutto rimasto lettera morta”, dice Cancelleri”.

“I tagli indiscriminati ai consorzi di bonifica senza aver attuato alcuna riforma – conclude il deputato – dimostrano la cecità politica, ben più di grave della classica miopia, di questa giunta regionale. Come si può pensare di rilanciare l’economia siciliana se si sottraggono risorse al suo asse portante, ovvero l’agricoltura? E ed una pratica consueta. Ad ogni finanziaria vengono sottratte risorse ai coltivatori per dirottarle su forestali e precari. Una vera e propria guerra tra poveri”.