Grani antichi siciliani, lente di ingrandimento di delegazione interistituzionale M5S
“Le istituzioni rendano conto ai propri produttori e ai consumatori piuttosto che piegarsi perennemente alla volontà delle lobbies dei fitofarmaci e delle multinazionali della pasta, un cambio di passo è possibile e necessario e noi abbiamo le idee chiare su come realizzarlo, nell’immediato intanto vengano garantire le risorse dalla finanziaria Regionale”. A dichiararlo è l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao al termine di un sopralluogo interistituzionale alla Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone. La lente di ingrandimento sulla necessità della valorizzazione dei grani autoctoni e dalle farine da essi derivanti è quella posta dai tre deputati del MoVimento 5 Stelle in visita alla stazione, Corrao, Gianluca Rizzo e Francesco Cappello.
Ad accompagnare la delegazione il chimico ed esperto di grani antichi Danilo Pulvirenti che ha colto la necessità di un maggiore interesse istituzionale sulla Stazione Sperimentale, dopo la risposta del Commissario Europeo Phil Hogan ad una interrogazione a firma dello stesso eurodeputato Corrao che sottolineava una vacatio normativa nell’ambito della conservazione, della caratterizzazione e dell’utilizzo di risorse genetiche nel settore agricolo. “E’ troppo evidente – dichiarano i tre deputati – che il disastro economico di un mercato libero che consente l’ingresso di prodotti tutt’altro che salubri, a scapito della nostra produzione d’eccellenza e della nostra salute è figlia di politiche errate. I deputati europei italiani, si sono in questi anni venduti alle logiche delle multinazionali, infischiandosene dei propri concittadini”. A Caltagirone – sottolinea il deputato regionale Francesco Cappello – abbiamo trovato una eccellenza sia come specie di grani conservati, come il Perciasacchi o il Senatore Cappelli, ma anche in fatto di ricerca scientifica, nonostante il cronico precariato degli operatori che dovrebbero invece essere tutelati e valorizzati”.
“Per queste ragioni – aggiunge il deputato Rizzo – occorre un cambio di passo. Il programma del Movimento 5 Stelle prevede già dei punti cardine: una legislazione regionale che tuteli le biodiversità, una legge nazionale che sblocchi le assunzioni nella ricerca della pubblica amministrazione che valorizzi le esperienze maturate da giovani ricercatori che non vogliono allontanarsi dal proprio territorio, una legislazione europea capace di regolamentare i disciplinari che tutelino realmente i prodotti locali e la salute dei consumatori.”
“Stiamo già lavorando a questi punti – conclude il deputato regionale Cappello – ma nel frattempo, in Regione Siciliana continuiamo il pressing affinché vengano garantite le risorse nella prossima finanziaria”.