Glifosato, una guerra senza fine: la Commissione Ue propone di rinnovare l’autorizzazione per 10 anni

La Commissione europea, ricevuto il parere positivo deliberato in marzo dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), secondo la quale il glifosato non è cancerogeno, né mutageno, né tossico per la riproduzione e neppure genotossico, ha comunicato agli Stati membri dell’Ue la proposta di rinnovare l’autorizzazione dell’erbicida glifosato per altri dieci anni, fino alla data del 15 dicembre 2027.

Secondo l’ECHA, le prove scientifiche attualmente disponibili indicano che il glifosato provoca gravi lesioni oculari ed è tossico per gli organismi acquatici, con effetti di lunga durata, anche se la valutazione dello stesso organismo non affronta i rischi da esposizione.

Il commissario alla Salute e alla Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha affermato che “la Commissione non ha alcuna intenzione di riapprovare questa sostanza senza il sostegno di una maggioranza qualificata degli Stati membri. Questa è e rimarrà una responsabilità condivisa”.

Pertanto, la proposta dovrà avere almeno il sostegno di 16 Stati membri dei 28, paesi, che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Ue.

In precedenza, cioè alla data della scadenza del 30 giugno 2016, la Commissione Ue è stata costretta ad assumersi la responsabilità di una proroga di 18 mesi dell’utilizzo del glifosato in attesa del parere dell’ECHA.

Sulla questione c’è una disputa scientifica sul livello di cancerogenicità di questo erbicida tra l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

La proposta del autorizzazione di ulteriori 10 anni è contestata dalla Coalizione StopGlifosato, che riunisce 45 associazioni italiane non governative, ambientaliste, dell’agricoltura biologica e della società civile.

Mariagrazia Mammuccini, portavoce della Coalizione, alla notizia del commissario alla Salute e alla Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, ha detto: “Siamo a dir poco indignati, quanto sconcertati, per questa proposta della Commissione europea, che intende rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato dopo la presentazione di oltre 1.300.000 firme da parte di cittadini europei, una decisione che rischia di screditare ulteriormente le istituzioni europee” ed ha invitato i ministri Martina, Galletti e Lorenzin, di esprimersi, a nome del governo italiano, contro la proposta della Commissione europea.