Agroalimentare e Zootecnia

Controlli per il miglioramento degli allevamenti, incontro in assessorato con gli allevatori

Dopo il fallimento dell’Aras si dovranno riavviare i controlli funzionali per gli animali da produzione zootecnica. Un tema che è stato oggetto di un incontro con gli allevatori che si è tenuto nei locali dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Un altro incontro, sempre in assessorato, si è tenuto con gli ex dipendenti Aras.

Tra i presenti l’assessore Cracolici, il capo della segreteria tecnica dell’assessore, Vito Sinatra, Vincenzo Greco, dirigente dell’Associazione italiana allevatori, l’allevatore Mario Dilena e un gruppo di allevatori, guidati da Sebastiano Tosto.

Dalla riunione sono emersi i numeri relativi alla scarsa adesione degli allevatori all’associazione Aia per i controlli funzionali: solo 300 su 4.300. Cracolici ha affermato di avere concordato formalmente con Aia, nella persona del suo presidente Maddè, l’immediato avvio dell’attività già dai primi di maggio a garanzia del servizio nei confronti degli allevatori e chiedendo nello stesso tempo garanzie occupazionali per il personale dell’ex Aras. A fronte di ciò sono state impegnate le somme da trasferire ad Aia per il servizio reso. Questo è nella sostanza il contenuto dell’impegno formale tra Regione ed AIA. Aia ha anche precisato che il personale reclutato tra gli ex Aras seppure con contratto a tempo determinato sarebbe stato proporzionale al numero delle adesioni degli allevatori per strette ragioni contabili tra servizio reso e pagamento dello stesso. “Occorre precisare – ha sostenuto Cracolici -che ad oggi nessuna somma è stata versata ad Aia e nessuna somma sarà anticipata se non quella che corrisponderà al Servizio realmente reso”.
Ne deriva che maggiore è il numero degli allevatori che aderiranno e maggiore sarà la necessità di utilizzare personale per i controlli. Ecco il senso di allargare la platea dgli allevatori: da una parte si rende un servizio dall’altra maggiore partecipazione dei lavoratori.

D’altra parte Aia ha bisogno prima di riordinare la banca dati dei propri soci per potere programmare i controlli. Banca dati che è rimasta in possesso di Aras e che il commissario liquidatore non rende disponibile come ogni altro strumento di proprietà della fallita Aras.

Quello che hanno fatto emergere gli allevatori e che i tempi – vista la scarsa presenza di personale utilizzata da AIA per la raccolta dei dati – sta compromettendo e danneggiando il loro futuro e la stessa esistenza degli animali all’interno del libro genealogico.

“Oltre ad avere già utilizzato il sito istituzionale per informare gli allevatori che intendano aderire al fine di ricevere il servizio, cosa già fatta da alcuni mesi, (in relazione all’accordo con AIA ) – afferma Sinatra – mi sono impegnato a chiedere a tutti gli ispettorati provinciali attraverso tutte le sedi periferiche a divulgare l’informazione per megli raggiungere gli interessati. L’Assessore ha inoltre comunicato che poco prima dell’incontro ha sentito Maddè al quale ha chiesto l’immediato mantenimento dei suoi impegni, risolvendo le questioni secondo modalità che sono proprie dell’Associazione, ma che certamente non saranno consentiti ulteriori ritardi nel servizio al nostro sistema allevatoriale. In difetto valuterà altre soluzioni per garantire le imprese zootecniche. Alla Regione, ha detto Cracolici, spettano le scelte politiche che sono state immediatamente attivate formalmente. All’Aia il rispetto degli impegni presi sul fronte del servizio ma sul versante del personale quslificato al Servizio”.

Inoltre, Sinatra, che è anche presidente dell’Istituto Zootecnico, ha messo a disposizione la sede dell’Istituto per la logistica dell’attività dell’Aia a Palermo. Altra sede individuata è quella del Corfilac a Ragusa.

“Piena solidarietà agli allevatori, alle aziende zootecniche siciliane ed ai lavoratori ‘ex Aras’ per la situazione di stallo determinata dalla mancata attuazione degli impegni assunti dall’Aia (Associazione Italiana Allevatori) nelle commissioni Bilancio ed Attività produttive dell’Ars, e con l’assessorato regionale all’Agricoltura”. Lo dicono il vicepresidente del gruppo PD all’Ars Giovanni Panepinto ed i parlamentari regionali Mario Alloro, Giuseppe Arancio, Pippo Digiacomo, Antonella Milazzo e Concetta Raia.

“Dopo il fallimento dell’Aras – aggiungono – L’Aia non ha dato seguito agli impegni stabiliti: chiediamo pertanto l’intervento del governo regionale, anche nei confronti del ministero dell’Agricoltura per l’apertura di un tavolo tecnico per dare risposte ad un settore fondamentale per l’economia e l’agricoltura siciliana, e per fornire le dovute certezze sul futuro lavorativo degli ex dipendenti dell’Aras”.