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Torna “Birra e Griglia” a Santo Stefano Quisquina

Dopo il successo ottenuto dalla prima edizione “Birra e Griglia Fest – Festival della birra artigianale e dello Street food d’autore”, con una presenza di circa diecimila partecipanti, torna il 14 e 15 luglio 2018 con la seconda edizione sempre a Santo Stefano Quisquina.

Una manifestazione che vede il connubio della carne grigliata che, nell’immaginario collettivo, richiama libertà, spensieratezza, spazi all’aperto, alimento di sostanza, e la bevanda più bevuta al mondo: la birra artigianale.
Un binomio che vanta un segmento di appassionati del food & beverage che è in continuo aumento. Basta guardare i dati relativi al boom dei birrifici artigianali che, nella sola Sicilia, sono passati, in circa sette anni, da quattro ad una quarantina.

Quindi l’Isola si allinea al trend nazionale che negli ultimi anni ha visto il proliferare di numerosi birrifici artigianali dove si produce la birra per il consumo nazionale, ma anche per la commercializzazione all’ esterno, dei cosiddetti brewpub (ristoranti, pizzerie, pub, ecc. dove si somministra la birra prodotta in proprio) e dei cosiddetti beer firm cioè dei piccoli birrifici dove si produce la birra per commercializzarla all’ esterno con propria etichetta e ricetta ma utilizzando impianti terzi.

In Sicilia sta anche crescendo un progetto di sviluppo della filiera dell’orzo usato solo per questa bevanda. Insomma, la manifestazione vuole far crescere un prodotto regionale legato a doppio filo all’agricoltura a Km 0.
Si tratta anche di un progetto che mira a promuove i vari territori dove la birra viene preparata. Insomma, musica e suggerimenti per indirizzare le produzioni degli agricoltori verso un mercato che riesce sempre più a valorizzare produzioni d’eccellenza e a forte valore aggiunto.

Birra artigianale che piace, testimoniata dalla crescita dell’interesse dei consumatori che stanno sviluppando una cultura birraia di tutto rispetto, consumatori sempre più consapevoli ed esigenti, frequentatori dei cosiddetti beer-shop, che sotto il profilo socio-economico, in netta controtendenza rispetto alla crisi dei consumi. E poi parliamo di birrifici artigianali che utilizzano ingredienti naturali, dopo l’introduzione di “birrificio agricolo”, indicato come attività connessa che utilizzano orzo e luppolo, provenienti dal territorio di loro appartenenza. Birra prodotta principalmente con il malto d’orzo e/o con il malto di frumento, (e in alcuni casi anche con altri cereali maltati), elementi base, ai quali vengono aggiunti luppolo, lievito ed acqua.

Le carni sono genuine provenienti dai territori dei Monti Sicani, allevate allo stato brado, con pochi grassi e gustosamente genuine. Ad arricchire il programma saranno presenti diverse aziende regionali dello Street food, la tendenza culinaria del sicilianissimo ‘cibo di strada’, quello dei termopolium tanto in auge al tempo della grande Siracusa e dell’Impero romano, che al pari della Dieta Mediterranea è stato riscoperto dagli americani che se ne sono appropriati la paternità. Mangiare velocemente risparmiando era questo lo slogan e all’insegna dei succulenti sandwich, identificato come il re dello strett food gli Americani hanno conquistato l’intero globo, ma in Sicilia hanno trovato resistenza grazie alle nostre prelibatezze: arancine, panelle, cazzilli, meusa, ecc. Quindi cibi di strada dolci o salati, saranno presenti per esaltare le due serate che portano alla riscoperta di questo meraviglioso patrimonio enogastronomico siciliano.

Lo Street Food non è solo un fenomeno di moda, è un nuovo modo di vivere il rapporto millenario di una cultura con il proprio cibo, con le proprie radici, reinventandolo tutti i giorni in forma innovativa, sorprendente, pratica e soprattutto gustosa.

La location sarà, così come l’anno precedente, la meravigliosa Villa comunale di Santo Stefano, nota per la sua grandezza e ricchezza di varietà e specie botaniche che non teme confronti con le rivali ville siciliane. Sono presenti: Tigli, Cipressi, Salici, Oleandri, Pini e Tassi, essenze tra loro difficilmente compatibili che, grazie al caratteristico microclima convivono ognuna rispettando il proprio ciclo vegetativo. La villa può ritenersi un vero e proprio giardino botanico. Merito di tale bellezza va riconosciuto ai santostefanesi, i quali nel tempo hanno saputo preziosamente custodire questo singolare gioiello.

L’evento è arricchito da manifestazioni culturali ed è imperniato sul concetto del bere consapevole, tanto caro al direttore e organizzatore Vincenzo Tudisco.