Eurotrainer  

Randazzo riscopre le virtù e la magnificenza dell’olio extravergine di oliva

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”. E’ questo il proverbio che può essere attribuito all’iniziativa del giovane farmacista brontese Federico Meli ideatore e organizzatore dell’evento “Etna olive oli award” tenutosi presso l’azienda Merlino di Randazzo.

Se l’obiettivo della manifestazione, a detta del Meli, appassionato di olivicoltura, era quello di “far conoscere al pubblico interessato quanto di positivo producono le nostre aziende e quanto sia necessario far acquisire una cultura più ampia sull’ olio di oliva di qualità”, considerato l’interesse suscitato e l’affluenza di pubblico presente si può ritenere soddisfatto.

Caparbiamente ha saputo riunire ben 14 produttori olivicoli imbottigliatori del territorio di Randazzo e dei paesi vicini, oltre ad alcuni frantoiani e a un folto pubblico di amatori dell’olio e delle sue magiche e sconosciute virtù.

Al tavolo dei relatori si sono succeduti Pippo Ricciardo dirigente della condotta agraria (UIA)  di Sant’Agata Militello, capo panel e uno dei massimi esperti di analisi sensoriali della Sicilia; Giosuè Catania, presidente APO (CIA) di Catania, esperto conoscitore della problematica olivicola; Giovanni Bonfiglio produttore e vicepresidente dei giovani della Confagricoltura catanese; Francesco Bruscato, funzionario della Condotta  Agraria di Lercara Friddi (UIA) tra i primi dieci esperti di potatura dell’ulivo italiano e lo scrittore e giornalista Mario Liberto. L’evento è stato moderato dallo  stesso Federico Meli.

I relatori, ognuno col proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze hanno saputo evidenziare la complessa problematica che rotea intorno all’olio. Dagli interessi delle grandi multinazionali (fornitura di prodotto dall’estero, il made in Italy, gli oli senza identità, ecc.) a quelli dei piccoli imprenditori, le difficoltà di produrre prodotti di ultra qualità, il rapporto con i consumatori, i costi delle operazioni colturali in particolare raccolta e potatura, Dop e Igp, le tecniche di potatura, il marketing aziendale, ecc. ma anche come attribuire all’olio il valore di marca che identifica il territorio. Apprezzato anche l’intervento dell’Avv. Ignazio Scimone che ha evidenziato l’esigenza di far conoscere le qualità dell’olio, pena l’impossibilità di poterlo vendere. Insomma, un bello incontro che può essere considerato positivo, sia per la presenza di pubblico, sia per le sinergie che hanno preso avvio. In questo pomeriggio di caldo siciliano con il buon auspicio dell’Etna che restava curioso e muto mentre i commensali degustavano gli oli e le fantastiche tipicità del territorio, il buon farmacista Meli, soddisfatto e galante, pensava alla prossima iniziativa del prossimo anno.