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Maltempo: ecco la procedura per farsi riconoscere i danni

Le aree interne della Sicilia e non solo sono in ginocchio. I danni causati dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha messo in evidenza, ma si sapeva da decenni, un sistema territoriale abbandonato a se stesso, senza manutenzione alcuna, assoggettato ai capricci del tempo.

La politica tra accuse a destra e manca, individuano l’abusivismo edilizio come la colpa di tutto. Nessuno dice che da decenni non si fa più la manutenzione ordinaria e straordinaria dei torrenti, dei terreni prospicenti le strade di collegamento e interpoderali che dovrebbero avere, secondo gli obblighi della condizionalità della Pac, una serie di accorgimenti che vanno dalla lavorazione obbligatoria in senso obliquo, alla realizzazione di scoline. Mancano i controlli. Comunque sia, è calamità per l’agricoltura siciliana con perdite di milioni di euro per le coltivazioni e le infrastrutture nelle campagne. Al fine di potere recuperare parte del patrimonio danneggiato può essere presentata apposita istanza agli Uffici regionali dell’agricoltura – Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, attraverso le Condotte agrarie distribuiti nell’ambito del territorio regionale.

Al riguardo, la Misura 5 del PSR Sicilia 2014/2020 che ha lo scopo di ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturale, con la Sottomisura 5.2 indica le procedure per la perdita del potenziale agricolo che deve essere stimata immediatamente dopo il verificarsi dell’evento, secondo la seguente procedura: a seguito di formale segnalazione da parte delle aziende e/o dei comuni danneggiati, gli uffici periferici del Dipartimento regionale dell’agricoltura avviano una ricognizione puntuale dei danni segnalati dalle aziende, mediante accertamenti sul territorio, al fine di acquisire tutti gli elementi che consentano di effettuare una valutazione definitiva dei danni causati dall’evento calamitoso e di delimitare il territorio danneggiato. Nel caso delle fitopatie gli accertamenti, a cura del Servizio Fitosanitario Regionale, potranno essere effettuati, oltre che su segnalazione da parte delle aziende di produzione, anche nel corso dei monitoraggi istituzionali operati nel territorio regionale. Nel corso dei sopralluoghi aziendali vengono rilevati sia i danni colturali che i danni strutturali e, attraverso i dati acquisiti, si procede alla stima della perdita del potenziale produttivo agricolo, che non deve essere inferiore al 30%.

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