Agricoltura: nasce un sistema di concertazione e governance regionale in Sicilia

E’ stato istituito, con apposito Decreto, dell’Assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera, un sistema di governance regionale dell’agricoltura finalizzato al raggiungimento di obiettivi di crescita e sviluppo del settore e ad affrontare un insieme di sfide complesse che coinvolgono decisioni partecipate a livelli differenziati, regionale, nazionale e comunitario.

Del sistema di governance regionale fanno parte: l’Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, CIA (confederazione Italiana agricoltori), Coldiretti, Confagricoltura (confederazione generale dell’agricoltura italiana), Copagri (Confederazione di produttori agricoli), AGCI (associazione generale cooperative italiane); Confcooperative (Confederazione cooperative italiane); Legacoop; Colleggio dei periti agrari e dei periti agrari laureati della Sicilia; Federazione regionale Dottori agronomi e forestali (Sicilia); Federazione regionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati della Sicilia; ANCI (Associazione dei comuni siciliani); GAL (Gruppi di azione locale); Università degli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania.

Tra gli obiettivi: l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020; la nuova  Programmazione Europea 2021-27; la predisposizione di strumenti normativi regionali in grado di valorizzare la peculiarità e l’identità dei sistemi agricoli siciliani, che risultano molto diversificati nelle 9 province siciliane; la valorizzazione della diversità e ricchezza dei territori rurali; la gestione dei rischi derivanti da volatilità dei prezzi agricoli e cambiamento climatico; la necessità di differenziare e caratterizzare le produzioni in termini di qualità e di legami con la zona di produzione; la sicurezza alimentare ed ancora il raggiungimento dei mercati locali e globali.  

Per l’Assessore per l’Agricoltura, Edy Bandiera: “L’esigenza di lavorare in maniera compiuta alla nuova programmazione 2020-2027 e le sfide poste oggi da processi di carattere globale, dai mercati liberalizzati, dai cambiamenti climatici, oltre che dalle modalità di consumo, ci impongono delle nuove e costanti forme di interazione fra istituzioni pubbliche, organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole, in grado di adottare strumenti di politiche innovative perfettamente aderenti alle reali esigenze della nostra Agricoltura. Con l’istituzione di questo qualificato sistema di concertazione e governance, ci poniamo nelle condizioni migliori per instaurare processi virtuosi che ci possono consentire di sostenere, sempre più e sempre meglio, gli interessi legittimi della nostra agricoltura”.