Cereali, Marano (M5S): “Commissione speciale che si occupi di importazione di grano e legumi in Sicilia”

La deputata del Movimento Cinque Stelle Jose Marano ha proposto, attraverso una mozione, di istituire una commissione speciale per la filiera dei cereali, legumi e derivati. Nello specifico la deputata chiede di chiarire e studiare il fenomeno, sempre più massiccio, delle importazioni di grano e legumi in Sicilia visto che si tratta di prodotti spesso trattati con glifosato e che comportano una concorrenza sleale nei confronti degli agricoltori isolani.

Della mozione appena presentata all’Ars e di altre misure a difesa dei prodotti agricoli siciliani Marano ha discusso stamani a Caltanissetta durante un incontro dal titolo “Salviamo l’agricoltura siciliana” al quale hanno partecipato addetti ai lavori, imprenditori agricoli ed esponenti provinciali e regionali dell’associazione Agricoltori Riuniti.

“La misura è colma: la Sicilia è invasa da grano estero e di dubbia provenienza che comporta un duplice rischio. Il primo per la salute dei cittadini, il secondo per l’agricoltura isolana messa in ginocchio da questa concorrenza sleale. Per queste ragioni ho chiesto l’istituzione di una commissione speciale che indaghi ampiamente su tutta la filiera, che vigili sui possibili rischi per la salute dei cittadini e che proceda a instradare i necessari controlli dei prodotti che arrivano nei nostri porti. Per farlo servono anche azioni per attrezzare laboratori di analisi chimiche e tossicologiche regionali che al momento non esistono”, ha spiegato Marano.

“Dalla approvazione dell’accordo di libero scambio con il Canada, il Ceta, la Sicilia ne è uscita danneggiata specie per quanto riguarda la massiccia importazione di cereali e legumi. Questi ultimi in Canada spesso trattati con il glifosato e con coltivazioni Ogm. Quindi si tratta di un grano potenzialmente pericoloso e di qualità molto minore rispetto a quello prodotto in Sicilia che era il granaio d’Italia. Purtroppo, il massiccio arrivo di grano estero ha messo in ginocchio i nostri produttori che debbono fronteggiare prezzi sempre più bassi e la morsa della grande distribuzione. Così si rende necessario il lavoro dell’Ars e nello specifico di una commissione per studiare questo fenomeno e rilevarne le tante criticità a tutela della salute e dell’agricoltura siciliana”.
Soddisfazione per l’iniziativa della deputata è stata espressa dalla delegazione dell’associazione Agricoltori riuniti.
“Ci auguriamo che la commissione regionale anticontraffazione sia istituita al più presto, e chiediamo anche che il sistema di certificazione del grano duro di Sicilia sia cambiato”, ha dichiarato il portavoce degli Agricoltori Siciliani riuniti Agostino Cascio. “Chi vuole avere a che fare con la filiera deve denunciare la quantità prodotta durante l’anno. Un sistema di certificazione siffatto eviterebbe la gran parte delle frodi. Su questo punto, così come sull’istituzione di una borsa merci di tutti i prodotti agricoli siciliani che stabilisca i prezzi legali delle nostre produzioni, ci auguriamo di trovare una fattiva collaborazione con la politica al fine di garantire la nostra cerealicoltura”.