Economia e Lavoro

Prezzo del grano duro siciliano tra alti e bassi

Alti e bassi per il prezzo del grano duro siciliano. A campagna conclusa le quotazioni di Ismea segnano prezzi che ballano intorno ai 26 centesimi al chilo (esattamente 257 euro al quintale nella rilevazione del 7 luglio a Catania e 262 euro a quintale nella piazza di Palermo rilevata lo stesso giorno).

Una doccia fredda per chi si aspettava la continuazione del trend delle scorse settimane che aveva raggiunto anche quotazioni a 30 centesimi al chilo nelle zone interne della Sicilia.

Già ad aprile il prezzo del grano duro siciliano aveva raggiunto i valori più alti degli ultimi anni: il prezzo aveva raggiunto i 29 centesimi crescendo di circa l’8% rispetto al mese di novembre 2019. Ma ci trovavamo in un periodo decisamente particolare: eravamo in pieno lockdown e farine e lieviti andavano a ruba nei supermercati e le merci circolavano con meno facilità. Oggi, invece, ci troviamo in una situazione più serena e a campagna in corso prezzi del genere non si vedevano da anni. Ma, come detto, il trend al rialzo è durato poco: nel giro di 2-3 settimane il valore è diminuito del 13% e non ci sono elementi che permettono di comprendere se l’andamento tornerà verso l’alto o se il prezzo ormai si sia stabilizzato.

“Anche quest’anno – afferma Coldiretti Sicilia – la bolla speculativa del comparto cerealicolo è arrivata. Ma a differenza degli altri anni in cui il prezzo era già basso, nel 2020 l’andamento sopra la media aveva fatto sperare che finalmente i cerealicoltori ricevessero il giusto compenso. Invece, i pochi centesimi al chilo guadagnati sembrano essere svaniti per via, evidentemente, di cartelli che penalizzano gli agricoltori. Occorre investire sulla cerealicoltura siciliana con una campagna di comunicazione che ne mostri gli aspetti qualitativi. Bisogna investire sulla promozione di tutta la filiera cerealicola indicando i benefici effetti sul consumo”.