Ortofrutta, due decreti ministeriali nel segno della semplificazione

“Il nostro impegno per affrontare le problematiche dell’ortofrutta e individuare le soluzioni migliori alle criticità indicate dal comparto è costante. Con i decreti firmati, che riconoscono alle Organizzazioni di produttori ortofrutticoli un maggior raggio di azione, riducono il peso burocratico attraverso interventi di semplificazione, e definiscono meglio competenze e programmi operativi, introduciamo ulteriori strumenti a favore di un comparto che dopo gli attacchi da cimice asiatica del 2019, anche quest’anno è stato duramente colpito da numerose avversità, come fitopatie e gelate primaverili, oltre che dall’emergenza Covid-19. L’attenzione del Mipaaf verso il settore ortofrutta prosegue con decisione e prevede il coinvolgimento costante di tutti i rappresentanti del mondo produttivo. Il 6 ottobre incontreremo gli Assessori Regionali e subito dopo convocherò il Tavolo Tecnico Nazionale per l’ortofrutta per discutere di nuove possibili iniziative per il futuro di questo settore strategico per il Paese”. Cosi la Ministra Teresa Bellanova, sui Decreti in materia di riconoscimento e controllo delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli (OP) e al loro sostegno.

Il primo decreto aggiorna le disposizioni relative al riconoscimento e al controllo delle OP ortofrutta, definendo meglio alcuni aspetti, come la competenza territoriale degli organismi pagatori e delle Regioni nel caso delle OP operanti in ambito interregionale, e aggiornando le norme sui controlli e sulla valutazione dei programmi operativi.

A livello procedurale una novità di particolare rilievo, volta alla semplificazione amministrativa, è rappresentata dal trasferimento alle Regioni della competenza, fino ad oggi in capo al Mipaaf, di autorizzare il ricorso delle OP alle attività di raccolta in verde e mancata raccolta nell’ambito delle misure per la prevenzione e gestione delle crisi.

Novità anche sul fronte della gestione dei fondi di mutualizzazione da parte delle OP per dare maggiori risposte agli agricoltori in caso di danni derivanti da calamità, alla luce del crescente interesse da parte delle OP anche a seguito delle novità introdotte dal regolamento omnibus e dall’incentivo previsto dal regolamento “cimice asiatica”.

Infine sono previste significative disposizioni transitorie che consentono di posticipare di due anni i termini di adeguamento delle OP riconosciute anteriormente al decreto ministeriale 18 ottobre 2017, n. 5927, e di 20 giorni il termine per la presentazione dei nuovi programmi operativi e delle modifiche annuali dei programmi già in corso.

Vengono inoltre introdotte nuove norme per gestire le attività di ricerca e sperimentazione anche sulla scorta della sempre maggiore importanza che la Commissione europea sta dando a questa misura.

Il secondo decreto firmato riporta invece puntuali emendamenti al documento di Strategia nazionale, tesi a chiarire l’ammissibilità di talune azioni. (es: leasing di strutture per le produzioni in coltura protetta”; “impianti antibrina”; “attività divulgativa dei risultati del progetto di ricerca e sperimentazione”, allestimento di punti vendita delle OP).