Sostituire l’Agea con un organismo pagatore siciliano, i dubbi di politica e associazioni

La decisione del governo regionale di sostituire l’Agea con un organismo pagatore regionale crea diversi dubbi nel mondo politico.

“Condividiamo le preoccupazioni delle associazioni di categoria del mondo agricolo che chiedono al governo Musumeci ed all’assessore Scilla di rivedere la scelta di sostituire l’Agea con un organismo pagatore regionale”. Lo dice Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD, dopo le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria dell’agricoltura che nel corso dei lavori della commissione UE dell’Ars hanno esposto disappunto per la scelta del governo regionale che, attraverso l’articolo 63 della finanziaria, ha avviato senza alcun confronto preventivo la sostituzione dell’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) con un organismo pagatore regionale da costituire. “Chiediamo all’assessore Scilla ed al governo regionale di fermare il decreto attuativo della norma – conclude Dipasquale – e avviare immediatamente un confronto con le associazioni di categoria”.

Dello stesso parere il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo, che anche in qualità di componente la commissione parlamentare per le Attività produttive ha ricevuto numerose sollecitazioni dagli agricoltori affinchè sia evitata la cessazione dell’Agea: “Se c’è una realtà in Sicilia che ha funzionato garantendo gli agricoltori, questa è l’Agea. Sostituire questa struttura con altro ente regionale significa privare il mondo agricolo di una consolidata esperienza e professionalità, che ha assicurato in tempi brevi i pagamenti agli agricoltori siciliani. L’agenzia per le erogazioni in agricoltura da sempre è stato un insostituibile organismo di riferimento per il mondo agricolo regionale, che attraverso gli enti rappresentativi ha fatto pervenire la forte preoccupazione, stante che questo ente ancora da definire, possa bloccare o ritardare le erogazioni che ad oggi l’Agea ha sempre assicurato”.

“Comprendo le esigenze del Governo regionale – conclude Caputo – per altro espresse in aula dall’assessore all’agricoltura Toni Scilla, di dotare la Sicilia di strutture sempre più a sostegno del comparto agricolo. Ma in questo caso la cessazione dell’Agea e la sostituzione con altra struttura ancora da formare e organizzare, rischia di compromettere l’intera area produttiva degli agricoltori siciliani, già fortemente provati da avverse condizioni climatiche, dalla concorrenza dei paesi del nord Africa, delle altre Regioni europee e adesso dalla crisi dei mercati a seguito della pandemia. Chiederò nei prossimi giorni un incontro con l’assessore Scilla e un’audizione in Commissione con le organizzazioni rappresentative dell’agricoltura siciliana, per convincere il Governo a mantenere in vita l’Agea”.