Taglio dei fondi per l’agricoltura in Sicilia e al Sud, audizione di Patuanelli in Commissione all’Ars

Audizione del ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, oggi in commissione Attività produttive all’Ars sulla questione della ripartizione delle risorse del Feasr, col rischio che alla Sicilia e ad altre regioni del Sud vengano ridotti i fondi nella riprogrammazione transitoria del prossimo biennio, in attesa della nuova Pac.

Il ministro ha ribadito che la riduzione dei fondi è ben inferiore rispetto alle cifre circolate sui mezzi di informazione e che tra le regioni non si è riuscito ad arrivare a un criterio condiviso: sarà quindi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’Agricoltura, a stabilire i nuovi criteri.

Angela Foti, deputata di Attiva Sicilia che ha presieduto l’audizione, ha voluto ribadire che “non è possibile togliere alla Sicilia un solo euro in un comparto così importante come quello dell’agricoltura. Ormai molti giovani stanno investendo sull’agroalimentare, scommettendo su coltivazioni non intensive, molte volte in biologico. Puntare alla modifica di un pilastro del Feasr senza unanimità e in un periodo transitorio risulta veramente incomprensibile. Il governo nazionale dice che vuole aiutare il Sud ma come pensa di farlo se poi riduce le risorse?”.

Anche Sergio Tancredi, deputato di Attiva Sicilia, è intervenuto per lanciare un appello a tutti i parlamentari siciliani e del Sud a fare fronte comune per evitare questo scippo. La Sicilia e il Sud non possono ricevere nessuna riduzione, anzi servirebbero più fondi: si è trattato di un anno drammatico per la pandemia, ma la crisi al Sud, che parte da un grande svantaggio, si sente molto di più che al Nord. Qui la gente fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e finora gli imprenditori hanno ricevuto solo briciole dai ristori. E pensare che possano ricevere anche un euro meno li getta nella disperazione”.

La Commissione ha promosso una risoluzione, votata all’unanimità, da inviare al governo Draghi che dovrà entro il 21 maggio assumere d’imperio una decisione.

“Il futuro dell’agricoltura siciliana è legato alla capacità del governo regionale di difendere  i fondi del Piano di sviluppo rurale. Musumeci alzi la voce per impedire che si cambino i criteri di riparto del PSR per gli anni 2021-2022 che per regolamento comunitario sono una proroga del ciclo 2014/2020 ”. Così Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars, insieme ai  deputati Michele Catanzaro e Nello Dipasquale, a margine della commissione congiunta Unione Europea ed Attività produttive,  nel corso della quale il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli  ha  confermato che l’adozione di diversi criteri di riparto penalizzerebbe la Sicilia a vantaggio delle regioni del nord”.
“L’agricoltura siciliana non può perdere un solo euro, – ha continuato Lupo –  per questo ho proposto insieme ai colleghi Catanzaro e Dipasquale una risoluzione per difendere fondi indispensabili per le imprese agricole siciliane”.
“Sarebbe una sconfitta per la Sicilia– aggiungono i deputati del PD –  che  penalizzerebbe ancora una volta  l’agricoltura siciliana che da troppo tempo attende le risorse necessarie per uscire dalla crisi”.