Ai nastri di partenza l’associazione “Legumi siciliani”
Si svolgerà il 4 giugno 2021 alle ore 17.30 l’incontro on line riservato agli operatori agricoli, docenti universitari, agronomi, ambientalisti, imprenditori, buongustai, ecc. legati per l’amore di questi semplici e umili alimenti “che sono arrivati sulla terra prima dell’uomo e saranno presenti dopo la sua scomparsa”.
Alimenti che, insieme ai cereali, hanno assicurato la vita dell’uomo sulla terra. L’appuntamento, si sarebbe dovuto realizzare in presenza, ma per motivi legati alla pandemia, verrà tenuto on line in una piattaforma privata; mentre, la firma degli atti della costituente Associazione “Legumi siciliani” è stata rinviata al 27 agosto presso l’azienda Sillitti a Caltanissetta.
L’obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere suggerimenti, indicazioni, proposte, ecc. di tutti coloro che vorranno apportare, arricchire e implementare il manifesto “Legumi siciliani” al fine di renderlo più rappresentativo di tutti i bisogni e le necessità dei soggetti della filiera.
Sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/LegumidiSicilia è possibile scaricare la domanda di adesione e partecipazione che, debitamente firmata, dovrà essere inviata all’email legumisiciliani@gmail.com. L’adesione consentirà di potere ricevere il link e le modalità per potere partecipare all’evento.
Al momento hanno dato la loro adesione: Antonio Sillitti, Azienda Sillitti; Pietro Busetta, ideatore della Costituenda associazione “Legumi Siciliani Aps”; Francesco Nicoletti, Assessore alla Crescita Territoriale del Comune di Caltanissetta, promotore del Primo Parco mondiale dello Stile di vita Mediterraneo; Biagio Agostara, presidente Idimed, Istituto Dieta Mediterranea; Ziniti Rozen Cancilla, presidente Enohobby club Panormita, FICE; Francesco Cancellieri, Responsabile Nazionale Aree Protette ed Ecoregioni di SIGEA; Matteo Fici, referente Start-up Tedtrip – Turismo sostenibile ed esperienziale.
Gli interventi tematici saranno tenuti da: Mario Liberto, autore del libro Legumi Sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani; Mauro Sarno, Azienda Sparacia, Università degli Studi di Palermo; Paolo Castelli, Materland srl; Angelo Barone della rete C. I. B. O. (Cultura, identità, biodiversità, organizzazione); Giusi Carioto, referente Start-up Tedtrip – Turismo sostenibile ed esperienziale.
L’evento sarà moderato da Francesca Cerami, direttore Idimed. Alla manifestazione interverrà Dario Cartabellotta, direttore del Dipartimento Agricoltura.
I legumi, nei decenni passati, in mancanza di aiuti comunitari sono stati lasciati alle cure di intelligenti operatori che con molte difficoltà hanno saputo preservarne la loro esistenza.
Grazie a questi lungimiranti operatori agricoli, a Slow Food, alla Banca del germoplasma di Ucria, alla Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia di Caltagirone, questi “alleati della nutrizione umana”, in parte, sono stati e recuperati e conservati.
Oggi che l’Europa chiama tutti a raccolta con la nuova programmazione strategica del New Green Deal (transizione ecologica) e del Farm To Fork (dall’agricoltore alla tavola), i legumi, scrigni preziosi di biodiversità e sostenibilità, diventano strategici.
In questo decisivo cambio di rotta, rispetto all’omologazione planetaria dei consumi e al commercio mondiale che nell’ultimo cinquantennio ha modificato i rapporti tra l’agricoltura e l’alimentazione, i legumi diventano i protagonisti della nuova Europa “verde”.
I legumi sono stati e continueranno ad essere elementi prioritari della civiltà agricola ed alimentare della Sicilia. Fave, ceci, lenticchie, fagioli, cicerchie, lupini sono i cardini, per l’apporto di proteine e fibra alla Dieta Mediterranea, alimenti che hanno caratterizzato l’identità dei piatti tipici della cucina siciliana e non solo.
E proprio in questo contesto, all’interno della ricerca di nuovi modelli sostenibili di agricoltura, dove la capacità di coniugare produzione, sicurezza alimentare e rispetto per l’ambiente, la loro valorizzazione diventa sempre più importante e cruciale.
Alimenti sostenibili in grado di competere con le sfide di chi fa agricoltura: per produrre alimenti di qualità, capaci di ridurre il carico chimico e non essere condizionati dai problemi climatici. Oltre ad essere utili perché fissano l’azoto nel terreno, rendono disponibili fosforo e ferro; possiedono un contenuto elevato di proteine e fibre, vitamine del gruppo B. Sono molti ricchi di micro nutrienti e hanno una ridotta quantità di lipidi, amidi e calorie.
Insomma, costituiscono l’emblema di una agricoltura sana, giusta e sostenibile, fulcro centrale dell’internazionale Dieta Mediterranea.