Prezzo del grano duro in Sicilia a 45 centesimi al chilo nelle quotazioni Ismea

Il prezzo del grano duro in Italia e in Sicilia sembra essersi stabilizzato. Le quotazioni non sono aumentate ai ritmi vertiginosi di agosto e nella scorsa settimana il prezzo è rimasto abbastanza stabile. Secondo le quotazioni diffuse da Ismea il prezzo del grano duro mercantile in Sicilia è di 45 centesimi al chilo (452,50 €/T) sia a Catania che a Palermo (rilevazioni del 9 settembre). A Matera il frumento duro mercantile è quotato 48 centesimi al chilo (480,00 €/T), mentre le altre quotazioni sono ferme ai primi di settembre.

In generale, secondo quanto emerge dall’analisi sul mercato cerealicolo realizzata da BMTI, su dati delle Camere di Commercio e delle Borse Merci nazionali, i prezzi attuali si confermano molto elevati, vicini ai 500 €/t (+60% rispetto al 2020), raggiungendo quasi i livelli record dei primi mesi del 2008.

Le tensioni nei mercati

Nel mercato del grano duro persistono infatti degli elementi di tensione sia a livello nazionale che internazionale. Primo tra tutti la possibile riduzione di oltre tre milioni di tonnellate per il raccolto di Canada (maggiore produttore ed esportatore mondiale di grano duro) e Stati Uniti, duramente colpiti dalla siccità estiva.

Forti rincari anche per gli sfarinati di grano duro: il prezzo all’ingrosso della semola è cresciuto ad agosto di quasi il 30% (+60% rispetto al 2020).

Anche per il grano tenero, le elaborazioni di BMTI mostrano un rallentamento in avvio di settembre. I prezzi rimangono tuttavia elevati, quasi sui 250 €/t, in crescita del 35% circa rispetto ad un anno fa.

Le conseguenze su pane e pasta

Intanto, si segnalano i primi riflessi di questo aumento del prezzo del grano duro. Alcuni panifici (in Sicilia ma anche altrove) hanno comunicato l’aumento del prezzo del pane. Inoltre, in una recente intervista al Corriere.it, Riccardo Felicetti, ceo dell’omonimo pastificio e presidente dei Pastai di Unione italiana food, parlando della possibilità di aumenti del prezzo della pasta aveva detto: “Non so cosa accadrà ma la filiera nel complesso cercherà di mitigare le conseguenze di questa crisi. Inutile nascondersi, però: dovremo fare i conti con una situazione ambientale e di mercato che cambierà. Quanto, quando e per quanto tempo dipende da numerosissimi fattori imponderabili”.