Riconoscere la figura giuridica del “contadino”, la proposta dell’Unione coltivatori

Riconoscere giuridicamente la figura del contadino che in Italia e in Europa non esiste. È la proposta dell’Unione coltivatori italiani (Uci) di Palermo che evidenzia in un documento il fatto che si parli solo di “imprenditori agricoli, coltivatori diretti, equiparando tutte le persone titolari di un’attività agricola senza distinzione di estensioni coltivate o di proprietà o affitto”. Come evidenzia l’Uci, “oggi ‘contadino’ è un termine culturale che ognuno può utilizzare come vuole”. Per questo l’Uci chiede il riconoscimento istituzionale della della figura del contadino e dei lavoratori in contesto rurale.

L’Assemblea Generale delle Nazione Unite, nel 2018 ha approvato la “Dichiarazione per i Diritti dei contadini e dei lavoratori in contesto rurale” dove all’articolo 1 “si definisce contadino una persona qualsiasi che esercita o mira a esercitare da solo o in associazione con altri o come comunità attività di piccola produzione agricola, di sussistenza e/o per il mercato”. Un riconoscimento, sottolinea l’Uci, che potrebbe normalizzare e legalizzare la maggior parte delle aziende agricole: circa 2 milioni di soggetti nel nostro Paese”.

“Dare dignità alla figura del contadino – scrive l’Uci – è un percorso politico-culturale importante”. Occorrerebbe “istituire un’ albo specifico delle aziende contadine” e “istituzionalizzare con il riconoscimento della figura del contadino i contratti a livello locale o al massimo circoscrizionale tra contadini ed attività commerciali di prima necessità; a garanzia della genuinità e salute”.