NutrInform battery fronte pacco, l’Italia cerca alleati

Il bilaterale tra il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanellie l’omologo slovenoJosže Podgoršek, tenutasi presso il Castello di Dobra in Slovenia, oltre la proposta al Ministro sloveno di presentare una candidatura comune per inserire il territorio del Brda-Collio nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, è stata l’occasione per parlare anche dell’etichettatura alimentare.

Al riguardo, il Ministro Patuanelli ha sottolineato di confidare su un’evoluzione della posizione slovena sulle etichettature dei prodotti alimentari, alla luce delle perplessità sollevate da entrambi i Paesi sul sistema Nutriscore, a favore della proposta italiana del NutrInform battery fronte pacco.

Con il Ministro sloveno Josže Podgoršek si è concordato sul fatto che i sistemi europei di etichettatura devono costituire uno strumento informativo più completo possibile che consideri anche le abitudini e le tradizioni alimentari nei vari Paesi, senza penalizzare i prodotti tipici. 

Il Nutriscore, proposto per primi dai francesi, è stato subito condiviso dal Belgio e a seguire, nel novembre scorso, dopo un processo che ha visto coinvolto il governo tedesco e i cittadini, dalla Germania.

L’etichetta ideata dalla Francia si chiama Nutri-Score e utilizzando appunto l’immagine di un semaforo, assegna un colore, e dunque un “via libera” o meno, ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Intuitivamente i cibi con semaforo “verde” sono da preferire rispetto a quelli “rossi”.

A questo sistema si è subito schierata contro l’Italia, sostenendo che le indicazioni “a semaforo” penalizzino la dieta mediterranea e più in generale quindi i prodotti Made in Italy.

In contrapposizione al Nutri-Score francese, ha proposto il NutrInform Battery un indicazione che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza all’interno della dieta. L’etichetta è pensata come una batteria e reca l’indicazione di tutti i valori relativi ad una singola porzione consumata. All’interno del simbolo vengono indicate quindi le percentuali di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalle singole porzioni rispetto alla quantità giornaliera raccomandata. In pratica la percentuale di energia o nutrienti contenuti dalla singola porzione sono rappresentati dalla parte carica della batteria, così da quantificarli visivamente. L’obiettivo è quello di contribuire a definire un metodo per combattere le patologie legate a scorrette abitudini alimentari.

L’etichetta nutrizionale italiana fronte pacco Nutrinform Battery (che nel frattempo ha visto affiancarsi alla proposta dell’etichetta a batteria anche Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania, cui potrebbero aggiungersi presto anche la Polonia e Slovacchia) nasce dall’esigenza di fare scelte consapevoli ed individuare un metodo per informare i consumatori in modo rapido e immediato sulle caratteristiche nutrizionali dell’alimento.

Questa etichettatura non va a sostituire la classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco, che riporta le informazioni obbligatorie (quali le informazioni nutrizionali e l’elenco degli ingredienti), ma contiene informazioni aggiuntive.