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700 milioni di euro l’anno per attivare gli strumenti a copertura delle perdite dovute alle catastrofi naturali

Si è svolto ad Assisi il Convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura, organizzato da Ce.S.A.R. (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), Ismea, Università di Perugia (Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali) e Asnacodi Italia (Associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa).
Al convegno ha partecipato il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli. In quest’ambito sono statipresentati, a cura del Mipaaf, i dati relativi al Piano di Gestione dei rischi in agricoltura della campagna 2021, a cui è seguita la discussione sul nuovo Piano di Gestione dei rischi 2022. 

Giuseppe Blasi, Direttore del Dipartimento per il coordinamento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale Giuseppe Blasi, ha sottolineato l’importanza del Fondo mutualistico nazionale per le avversità catastrofali, uno strumento innovativo a livello nazionale ed europeo, che metterà a disposizione una parte dei pagamenti della PAC, pari a 350 milioni di euro, a partire dal 2023 per attivare gli strumenti a copertura delle perdite dovute alle catastrofi naturali.


Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Ministro Patuanelli che, dopo aver analizzato le misure e i dati illustrati, ha sottolineato la bassa marginalità delle aziende agricole e la loro fragilità di fronte ad eventi imprevedibili, che aumentano progressivamente di numero, intensità e conseguenze. Il settore agroalimentare va quindi indirizzato verso il modello americano per allocare risorse rispetto alla gestione del rischio di diversa natura, per il quale è necessario educare alla cultura della gestione del rischio gli imprenditori agricoli. Con le risorse a disposizione, quasi 700 milioni di euro all’anno, si punta a creare una rete di sicurezza per i circa 700.000 agricoltori italiani, specialmente per quei settori dell’agroalimentare che in molti territori del Paese sono sotto-assicurati e non assicurati.