Eroi tra le difficoltà: Francesco e Roberto, custodi del caciocavallo di Godrano
Di Antonio Paladino – In un panorama di giovani spesso disorientati e demotivati, Francesco e Roberto rappresentano con tenacia una luce di speranza. A Godrano, gestiscono l’azienda di famiglia con dedizione e passione, portando avanti la tradizione del caciocavallo locale e della ricotta.
Un lavoro duro e appassionato con le giornate che iniziano alle 4:30 del mattino, tra le faccende in azienda e la cura delle vacche. Il loro mondo è fatto di terra, animali e ora anche del nuovo caseificio dove producono il rinomato caciocavallo di Godrano. Il loro formaggio è un prodotto d’eccellenza che si distingue per il colore dorato, il profumo inconfondibile e il sapore unico. Queste caratteristiche speciali derivano dalla combinazione di fattori unici: il territorio, il foraggio, la razza bovina allevata, la tecnica di lavorazione casearia e, soprattutto, l’amore e la passione che i due fratelli riversano nel loro lavoro seguendo le sane orme del padre.
Ma la loro passione diventa eroica nell’affrontare sfide quotidiane difficilmente comprensibili come quelle dettate dalla pesante lenta burocrazia. Mesi di lavoro e attesa per riuscire ad averla vinta nei confronti degli ostacoli burocratici che non facilitano la loro voglia di progresso e di riconoscimento dei propri sacrifici.
Eroi perché nonostante le difficoltà e i sacrifici necessari Francesco e Roberto non si arrendono. La loro forza risiede nella consapevolezza di portare avanti una tradizione familiare importante e di offrire prodotti di qualità che arricchiscono la preziosa offerta siciliana.
La loro storia è un esempio da seguire per tanti giovani che cercano la propria strada. In un mondo spesso dominato da modelli devianti o dalla ricerca di facili comodità, Francesco e Roberto sono sicuri che con il lavoro duro, la passione e la dedizione si possono ottenere grandi risultati.
La loro storia evidenzia anche la necessità di un cambiamento da parte delle Istituzioni. Serve una politica più attenta alle esigenze delle piccole aziende agricole che assolva efficacemente il compito di supportarle perché rimanere nel territorio siciliano non sia una sfida ma, invece, un’opportunità.
Francesco, Roberto e diversi altri ragazzi sono la dimostrazione che le aziende costituite da giovani, sane e produttive, esistono anche in Sicilia. La loro storia è un messaggio di speranza per il futuro che va assicurato con una politica attenta alle loro esigenze. Solo così questa terra potrebbe tentare di diventare una “terra in cui rimanere”