“Calice di stelle 2024”: la cantina Vaccaro tra tradizione e innovazione
di ANTONIO PALADINO – Durante il viaggio da Palermo a Salaparuta, la mente non può che riportarti ai viaggi impolverati di Don Fabrizio Corbera Principe di Salina nella Sicilia del Belice, terra arsa dal sole, dove i terreni biancastri chiedono acqua da millenni e i seminativi erano l’unica possibilità di creare reddito generando panorami gialli e unici. Terribili ricordi affiorano alla mente: il terremoto che le genti di quel territorio dovettero affrontare sul finire degli anni ‘60. Oggi quello stesso territorio parla di riscatto, grazie alla vite, ti rendi conto del cambiamento epocale, enormi sprazzi di verde che regalano un grande fascino che ti coinvolge e ti strega.
Siamo a Salaparuta, nella cantina Vaccaro. Veniamo subito accolti dal titolare dell’azienda Giacomo Vaccaro. Subito ci chiarisce che il vero nome non è molto usato, ma viene comunemente sostituito da Giacomino o Fortunato. Nell’apprendere ciò, abbiamo subito compreso che da lì a poco ne avremmo capito il perché. Giacomino, perfettamente comprensibile ma Fortunato perché? “Fortunato di avere una bella famiglia che è anche una bella squadra, che con antica maestria cerco di capitanare assieme a mia moglie Caterina e con il supporto dei miei figli plasmati dalla passione, dall’impegno e dall’entusiasmo”.
Dai suoi occhi vivaci scaturisce autentica commozione quando ci annuncia che anche il nipote, laureato in economia, ha deciso di seguire le orme del nonno.
La storia dell’azienda parte dagli anni ’70 ma con un bagaglio di conoscenze ed esperienza molto più antica. Giacomo è già stato presidente di una locale cantina sociale e la sua esperienza lo rende abbastanza forte per decidere d’intraprendere la strada per un’impresa degna dei suoi sogni. Seguito e sostenuto dall’amata moglie, con tenacia inizia l’impresa. Nel tempo i figli lo affiancano senza mai tirarsi indietro ma, anzi, intraprendendo gli studi necessari affinché l’azienda avesse a disposizione tutte le figure tecniche necessarie per arrivare ai livelli sperati, abbeverandosi della passione del padre. Non ci sono orari, ne giornate festive e questa forte passione è come se avesse generato in loro particolari anticorpi. Li ascolti e comprendi come non abbiano idea di cosa significhi riposare qualche giorno… così starebbero male…forse. Dopo i primi due figli Carmelo e Laura, e qualche tempo, arriva inattesa Catia. Porta il vento delle generazioni che si evolvono in fretta e le produzioni iniziano ad orientarsi al bere sano e consapevole dei giovani. Il vino non è solo una bevanda, non lo è mai stato. E’ cultura, storia, star bene nelle calde serate siciliane ma, nella Cantina Vaccaro, il vino è impregnato di entusiasmo e allegria.
Le linee di produzione vengono pensate per soddisfare la clientela internazionale, in particolare, Germania, Cina, Stati Uniti e tanti altri Paesi del mondo. I vini sono molto apprezzati e sono il risultato di tanto lavoro e fatica. Lo stesso amore familiare viene riversato in cantina e Catia oramai con competenza e professionalità detta i tempi e le peculiarità dei vini Vaccaro.
Dopo una serata di piacevoli scoperte enologiche, fatta di ambienti e macchinari all’avanguardia che sembrano brillare come nuovi per l’attenta cura di tutti i dettagli, il congedarsi da quella Cantina-Famiglia diventa pesantuccio. Sei consapevole che la stretta di mano con l’intera famiglia è solo un arrivederci perché quella Sicilia ti strega. Giacomino è Fortunato!