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L’Accademia Italiana della Cucina, Delegazione di Cefalù, con una cena ecumenica annuncia la festa del suo ventennale

L’Accademia Italiana della Cucina, fondata il 29 luglio 1953 a Milano da Orio Vergani e riconosciuta dal 2003 come Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, ha recentemente riunito la Delegazione di Cefalù per una cena ecumenica presso il rinomato ristorante “Bastione&Costanza”.

Dopo i tradizionali rintocchi della campana e i saluti formali del Delegato Antonio Spallina, Nella Viglianti ha ricordato con affetto il socio Fabrizio Piscitello, un ingegnere e professore di matematica rispettato e amato, scomparso prematuramente all’età di 58 anni a causa di una malattia incurabile. Il ricordo di Piscitello è stato centrale nell’incontro, celebrando la sua memoria come parte fondamentale del sodalizio accademico.

L’occasione è stata propizia per annunciare anche la celebrazione del prossimo ventennale della Delegazione di Cefalù che si terrà a metà novembre presso il teatro Cicero della medesima cittadina. Un appuntamento di grande rilevanza per la comunità locale, con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale e gastronomico del territorio.

Durante la serata, il delegato della Delegazione di Cefalù, Antonio Spallina, ha spiegato la motivazione della cena ecumenica: un momento conviviale per rinsaldare i legami tra i soci, ma anche l’occasione per distribuire un libro dedicato ai legumi, un tema di grande rilevanza sia per l’Accademia nazionale che per la cultura alimentare italiana. Il volume, che raccoglie 150 ricette provenienti da tutte le regioni italiane, è stato realizzato per commemorare l’anno dei legumi, con l’intento di promuovere questo prezioso alimento.

L’evento ha visto la partecipazione speciale dello scrittore e giornalista Mario Liberto, autore di due importanti opere: Legumi: gioielli d’Italia e Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani. Durante il suo intervento, Liberto ha evidenziato le qualità nutrizionali e ambientali dei legumi – ceci, cicerchie, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli e soia – che, grazie al loro basso contenuto di grassi e all’elevato apporto di proteine vegetali e fibre, rappresentano una valida alternativa alla carne. Non è un caso, ha ricordato Liberto, che i legumi fossero noti in passato come “la carne dei poveri”, pur essendo apprezzati anche dai più ricchi.

Oltre a esplorare la storia, le varietà, e gli aspetti etnoantropologici e culinari dei legumi, Liberto ha sottolineato la loro importanza per la sostenibilità ambientale. La coltivazione dei legumi non solo garantisce la produttività agricola, ma contribuisce anche alla qualità alimentare, unendo tradizione e innovazione.

La serata è proseguita con una cena raffinata, curata dallo chef Ciro Buonincontro, che ha proposto un menu equilibrato e innovativo, celebrando il connubio tra tradizione siciliana e creatività culinaria.

Il Menu della Serata:

  • Antipasto: polpettine di verdure di stagione accompagnate da demi-glace di carne e crema di ricotta salata.
  • Primo: tubetti con fagioli Badda, lardo di suino nero dei Nebrodi, indivia riccia e crumble di pane.
  • Secondo: capocollo di maialino nero siciliano cotto nel vino Bianco di Costanza, servito con crema di lenticchie nere di Ustica e verdure di stagione.
  • Dessert: panna cotta ai frutti di bosco.

I piatti, accompagnati dai vini Bianco di Costanza e Nero di Costanza, hanno offerto un’esplosione di sapori che ha saputo soddisfare tutti i sensi. L’abbinamento perfetto tra i piatti e i vini ha reso omaggio alla cucina siciliana, con una particolare attenzione alla qualità degli ingredienti locali.

A fine serata, in segno di gratitudine, il Delegato ha voluto omaggiare la titolare del locale, Sara Pizzillo, con un gagliardetto del sodalizio cefaludese, a testimonianza del successo dell’evento.

Con questa cena ecumenica, Antonio Spallina Delegato del sodalizio di Cefalù ha offerto ai suoi soci e agli ospiti un momento di riflessione e condivisione su temi importanti come la sostenibilità alimentare e la valorizzazione delle eccellenze locali, in vista della grande festa del ventennale.