Successo della seconda edizione del “Castrum Food Fest 2024”
di MARIA CASCIO – Castronovo di Sicilia ha ospitato con grande successo la seconda edizione del “Castrum Food Fest 2024”, un evento che si è affermato come un appuntamento di rilevanza nel caldo autunno siciliano. Oltre 7.000 visitatori hanno partecipato a questa manifestazione, arricchita da una varietà di eventi culturali e ricreativi.
Un momento di particolare interesse è stato il convegno “Castrum Pera Village 2024”, che ha segnato la nascita della De.Co. (Denominazione Comunale) per la pera coscia castronovese. Questo riconoscimento era atteso da anni dai produttori locali, desiderosi di un segno distintivo per la loro produzione.
Il territorio di Castronovo ha un microclima eccezionale, grazie ad una ricca disponibilità di acqua e escursioni termiche, fattori che hanno favorito la nascita di numerose aziende, con particolare attenzione alla frutticoltura. Negli ultimi anni, gli impianti di pere coscia (Pyrus communis) hanno guadagnato sempre più spazio, soppiantando la coltivazione del pesco, a causa della paura della Sharka e delle difficoltà di mercato.
Le pere coscia vengono coltivate nelle contrade Valle del Pero e Pescheria, in prossimità del fiume Platani, e stanno emergendo nel panorama produttivo regionale. Questa evoluzione sta stimolando l’intera comunità a specializzarsi nella frutticoltura tardiva delle aree interne.
Le qualità organolettiche della pera coscia sono straordinarie: il frutto presenta un colore verde chiaro che diventa giallo intenso con macchie rosse, mentre quando è completamente maturo vira al giallo pallido, con screziature rosate. La polpa, di colore bianco cremosa, è succosa e zuccherina, arricchita da zuccheri semplici, vitamina C e antiossidanti naturali. Inoltre, le pere sono ricche di fibre, che favoriscono la digestione e aumentano il senso di sazietà.
La raccolta della pera coscia inizia a luglio e prosegue fino a settembre. Tuttavia, può essere raccolta acerba e conservata in celle frigorifere, per essere poi commercializzata durante il periodo natalizio a prezzi più remunerativi.
Il nome “coscia” deriva dalla forma e dalle rotondità del frutto, che evocano le forme delle donne di un tempo, seguendo i canoni di bellezza di un’epoca passata.
Il convegno è stato aperto da Giuseppe Giannone, consigliere e promotore dell’iniziativa, seguito da Domenico Madonia, assessore all’agricoltura e alle attività produttive.
Le relazioni sono state presentate da:
- Dr.ssa Clara Mastrangelo, graphic designer, che ha ideato il logo della De.Co.
- Nino Sutera, coordinatore nazionale dei borghi Genius Loci, che ha parlato del marketing territoriale attraverso la De.Co.
- Prof. Vittorio Farina, dell’Università di Palermo, che ha discusso la filiera produttiva della pera coscia, con un focus sugli aspetti qualitativi e la valorizzazione degli scarti in un’ottica di economia circolare.
- Riccardo Testa, del Dipartimento di Scienze Economiche, che ha sottolineato l’importanza delle certificazioni nei prodotti agroalimentari.
- Dott. Vincenzo Guarino, che ha fornito un’analisi tecnica sulla pericoltura castronovese.
Inoltre, sono intervenuti rappresentanti di aziende di commercializzazione, tra cui Giuseppe Improda della Della Vecchia s.r.l. (Campania) e Giuseppe Gattuso, della medesima azienda. Hanno preso la parola anche Roberto Gentile, assessore all’agricoltura del Comune di Roccapalumba, la prof.ssa Mary Miceli Soletta e il giovane imprenditore Antongiulio Alfonso.
Il convegno si è concluso con gli interventi di Vitale Gattuso, sindaco di Castronovo di Sicilia, e dell’on.le Vincenzo Figuccia, Deputato Questore dell’Assemblea Regionale. La moderazione dell’evento è stata affidata al giornalista e scrittore Mario Liberto, che ha condotto i lavori con grande maestria. Alla manifestazione erano presenti circa duecento persone.