L’accordo U.E. e Mercato Comune del Sud America, per l’A.I.C.: “Rivedere l’intesa, ma il non accordo è un errore”
Il Mercosur, acronimo di Mercado Común del Sur (in italiano: Mercato Comune del Sud), è un’organizzazione regionale che riunisce diversi paesi dell’America Latina con l’obiettivo di promuovere l’integrazione economica e politica tra di loro. L’obiettivo principale del Mercosur è la creazione di un mercato comune, simile a quello dell’Unione Europea, per favorire lo scambio di beni e servizi tra i paesi membri, eliminando o riducendo le barriere commerciali. In questo modo si mira a stimolare la crescita economica e lo sviluppo dei paesi coinvolti. I membri fondatori del Mercosur sono: Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, in seguito si è aggiunto il Venezuela (anche se la sua adesione è stata oggetto di controversie e attualmente è sospesa). Tutto ciò favorirebbe l’eliminazione delle barriere commerciali favorisce gli scambi tra i paesi membri, aumentando il volume degli affari; un mercato più grande e integrato diventa più attraente per gli investitori stranieri. La nuova aggregazione dei paesi prevede degli accordi commerciali esterni come ad esempio sta avvenendo con l’Unione Europea. L’accordo delle due aree anima un profondo dibattito.
Per Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) “L’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Mercosur deve essere rivisto, ma annullarlo sarebbe un errore strategico”. Santoianni sottolinea che, sebbene l’accordo possa generare rischi in termini ambientali e commerciali, non arrivare a un’intesa porterebbe gravi conseguenze per il commercio agroalimentare europeo.
I dati del 2024 confermano il primato dell’UE nell’export agroalimentare, con un incremento del 3% rispetto al 2023, raggiungendo i 137,2 miliardi di euro da gennaio a luglio, e un record di 20,8 miliardi solo nel mese di luglio (+15%). L’Unione Europea, dunque, si conferma tra i leader mondiali in questo settore, e Santoianni avverte che un’eventuale interruzione dell’accordo ridurrebbe significativamente le opportunità di crescita.
Tuttavia, per rendere l’intesa vantaggiosa per entrambe le parti, il presidente di AIC ritiene fondamentale che gli obiettivi ambientali dell’accordo diventino vincolanti. Inoltre, è essenziale una maggiore protezione delle indicazioni geografiche e l’introduzione di contingenti tariffari che, limitando le importazioni a dazi agevolati per beni sensibili, siano accompagnati da clausole per incentivare un commercio più sostenibile. Santoianni propone anche di rafforzare la cooperazione agricola tra Europa e America Latina, al fine di creare un sistema di scambi che tuteli l’ambiente e promuova la sostenibilità.
In conclusione, l’Associazione Italiana Coltivatori sostiene fermamente ogni iniziativa che favorisca l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese agricole europee, puntando su un’agricoltura di qualità e sostenibile, che possa diffondere globalmente le migliori pratiche per la sicurezza alimentare.