Cuttìa – Cucina e Putìa: dove la memoria diventa sapore
“Ogni progetto autentico nasce da un ricordo. Il nostro è nato dalle mani di mia nonna.” Così si racconta Angela Maria Guzzo, chef e anima del locale Cuttìa – Cucina e Putìa di Bagheria. Il suo racconto prende vita dopo il successo allo show cooking del Thunnus Fest di Santa Flavia (Porticello), dove ha incantato il pubblico con una raffinata verrina di anelletti al forno, arricchita da un tocchetto di tonno, spuma di provola di vacca rossa, bottarga e crumble al nero di seppia.
“La mia storia comincia in una piccola cucina, con il profumo dell’aglio che sfrigola nell’olio e le mani di nonna Matilde che impastano farina e acqua con una grazia silenziosa. In quei gesti c’era molto più che tecnica: c’erano cura, ascolto, lentezza. C’era amore. Quello vero. Quello che ha bisogno di tempo, di attenzione e di ingredienti sinceri.”
Prima della cucina, Angela Maria ha vissuto un’altra vita: è stata make-up artist e onicotecnica per dieci anni, un lavoro creativo e profondo, che l’ha portata a insegnare nelle scuole professionali e a confrontarsi con giovani pieni di sogni.
Ma dentro di lei c’era una voce che non ha mai smesso di chiamarla: quella della cucina, delle sue radici, dei racconti di famiglia.
“Nel 2019 ho deciso di ascoltarla. Ho lasciato il trucco per tornare alla terra. Al fuoco. Al cibo. Non è stato solo un cambio di professione, ma un ritorno alla mia storia.”
I nonni, Salvatore e Matilde, emigrarono in Venezuela dopo la guerra e fondarono la Panadería Roma, una panetteria-bottega diventata un angolo d’Italia nel cuore di Caracas. Tra forni e sacchi di farina è nata l’identità gastronomica di Angela Maria: una cucina che unisce, consola, racconta.
“Oggi tutto questo vive in Cuttìa – Cucina e Putìa.”
Angela Maria è una giovane donna dolce, dalla bellezza delicata, che emana semplicità e familiarità. Il suo sorriso accogliente ti mette subito a tuo agio, ed è la stessa naturalezza che ha saputo trasferire nel suo locale: non solo una cucina d’asporto, ma un vero progetto di memoria e territorio.
Un piccolo presidio di autenticità, dove ogni piatto è pensato per rallentare il tempo.
Perché, in fondo, mangiamo ricordi. E sono proprio questi che ci aiutano ad ancorarci a un passato che sfugge via troppo in fretta.
La sua è una cucina che fa risuonare gesti antichi in un presente troppo veloce. È anche un modo per salvare ricette che rischiano di scomparire, e con esse, la memoria stessa.
Con la sua Cuttìa – Cucina e Putìa, Angela Maria è stata protagonista anche della manifestazione nazionale Una nave di libri, che negli ultimi due anni ha portato a Bagheria e Porticello circa 400 studenti da tutta Italia, promuovendo il turismo scolastico e valorizzando il territorio attraverso degustazioni di eccellenze locali.
I piatti proposti raccontano storie vere, profumano di casa, sono preparati con ingredienti stagionali, sostenibili, con una forte attenzione ai Presìdi Slow Food e alle produzioni del territorio.
“Da noi la tradizione non è nostalgia: è un atto di resistenza. È il filo invisibile che unisce le mani di mia nonna a quelle che oggi preparano ogni porzione. È la scelta di credere che cucinare bene, con coscienza e amore, sia ancora possibile. E così, ogni giorno, quando affetto una cipolla o scelgo un pomodoro con la stessa attenzione con cui si sceglie una parola d’amore, penso a lei. A mia nonna. Alla sua cucina. Alla nostra Cuttìa. Un luogo dove passato e presente si incontrano. E dove, con ogni piatto, raccontiamo chi siamo.”
Cuttìa – Cucina e Putìa indirizzo Corso Butera, 84 Bagheria – tel.no 3887852885.