Studio Mediobanca: cresce piano il mondo del vino
Pubblicato come ogni anno alla vigilia del Vinitaly il rapporto di Mediobanca sul mondo vinicolo italiano. Una analisi, compiuta dal centro studi, su fatturati, dati di vendita e investimenti che stila la classifica dei top producer italiani.
Il podio per fatturato è composto da Cantine Riunite GIV (534 milioni, +4,2% sul 2012), Caviro (327 milioni, +15,2%) e la divisione vini della Campari (228 milioni, +15,8%).
Da una lettura dei numeri forniti nel rapporto emerge come i fatturati del mondo del vino siano in crescita rispetto agli anni precedenti (almeno secondo i dati di preconsuntivo 2013) con un aumento del 4,8% realizzato più all‟estero (+7,7%) che in Italia (+1,8%), contro la contrazione della manifattura (-0,3%) e il lieve progresso delle industrie alimentari (+0,3%). Le vendite complessive del 2013 si portano così del 24,1% sopra il livello del 2008, quelle all‟export del 40,4%, quelle nazionali del 10,7%, confermando la tendenza degli ultimi sei anni (ad eccezione del 2009).
Il 2012 del settore vinicolo si è chiuso con ricavi in crescita del 7,7% sul 2011,
(+9,3% all‟export, +6,1% in Italia), più di quanto segnato dal settore alimentare nel suo insieme (+2%) e dall‟industria delle bevande (+4,6%), mentre l‟industria manifatturiera italiana si è contratta (-2,1%). I tassi di crescita delle vendite sono in riduzione dal 2011 e sono tornati sui livelli del 2010.
Frenano gli investimenti tecnici: in caduta su base omogenea del 24,2% dopo il +5,6% del 2012 e la flessione del 25,8% subita nel 2011; mentre sono in aumento gli investimenti pubblicitari del settore + 1,5% (quelli nazionali sono caduti del 12,3%).
Stabile il livello occupazionale nel 2013 (-0,5%), dopo che l’aggregato vinicolo ha realizzato tra 2008 e 2012 un incremento dei dipendenti (+2,7%) che contrasta con il downsizing delle società del settore beverage (-5,2%) e dell‟industria manifatturiera italiana nel suo insieme (-6%).
I mercati dell’Unione europea rappresentano il 51% dell’export, con un incremento a
valore del 9,2% sul 2012 quando rappresentava il 50,5%. La seconda area di destinazione è il Nord America che rappresenta il 32,7% dell’export (34% nel 2012), in progresso del 3,9%; Asia ed Australia sono in aumento dell‟11,3%, anche se con peso limitato pari al 4,3%; resta infine marginale il contributo dell’America Latina (1,4%), mentre il resto del mondo (Africa, Medio Oriente e Paesi Europei non UE)
si attesta al 10,6% (10% nel 2012), in crescita del 14,9%.
I top seller nel 2013: si confermano tre gruppi al vertice della graduatoria per fatturato, Cantine RiuniteGIV (534 milioni, +4,2% sul 2012), Caviro (327 milioni, +15,2%) e la divisione vini della Campari (228 milioni, +15,8%); la Antinori a 166 milioni (+5,5% sul 2012) si colloca in quarta posizione dalla sesta del 2012, scalzando la cooperativa Mezzacorona che è quinta a 163 milioni (+1,7%) e la F.lli Martini che scende dalla quinta alla sesta con vendite a 159 milioni (+0,5%); guadagna la settima posizione la Casa Vinicola Zonin con 154 milioni (+9,9%) a spese della cooperativa Cavit che è ora
ottava a 153 milioni (-0,1% sul 2012); chiudono la top ten la Casa Vinicola Botter con 136 milioni, che guadagna tre posizioni collocandosi nona grazie alla forte crescita delle vendite (+30%) e e la Enoitalia che, pur cresciuta del 13,2%, cede una posizione ed è decima con 128 milioni.
Lo studio completo è scaricabile all’indirizzo
http://www.mbres.it/sites/default/files/resources/download_it/Indagine_vini_2014.pdf