Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e difesa integrata obbligatoria

Disposizioni per la prima attuazione della difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari prevista da PAN (Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) nel territorio della Regione Siciliana.
Con la pubblicazione del Decreto del Direttore del Dipartimento Agricoltura del 16.11.2015 pubblicato sulla GURS del 18.12.2015 prende il via il “Piano di azione regionale uso sostenibile degli agrofarmaci (PAN).

Il decreto regionale segue quello interministeriale del 22-1-2014 che approvava il Piano d’azione nazionale (PAN).

Gli obiettivi del Piano regionale concordano con quelle della filosofia della sostenibilità in agricoltura: la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’uso di agrofarmaci oltre che la promozione della difesa integrata e biologica e dei mezzi alternativi.

Il Decreto del 16 novembre 2015 che emana le disposizioni per la prima attuazione della difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari prevista dal PAN nel territorio della Regione siciliana si rifà alla direttiva 2009/128/CE che definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi al fine di:

  • ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana;
  • promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici.

La norma europea precisa che gli Stati membri devono incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando ogni qual volta possibile i metodi non chimici. La difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi comprende sia la difesa integrata propriamente detta, sia l’agricoltura biologica a norma del regolamento CE n. 834/2007.

Il PAN definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per pervenire alla riduzione dei rischi e dell’impatto dell’utilizzo dei p.f. sulla salute, sull’ambiente e sulla biodiversità, promuovendo, tra l’altro, l’applicazione della difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari.

Al riguardo il PAN, individua le attività che devono essere svolte dal Ministero delle politiche agricole (di seguito MiPAAF) e dalle Regioni e Province autonome con riferimento a:

  1. difesa integrata obbligatoria;
  2. difesa integrata volontaria;
  3. agricoltura biologica.

Il ruolo chiave per il raggiungimento degli specifici obiettivi previsti dal PAN è attribuito alle Regioni e Province autonome, che sono chiamate a creare le condizioni ed a fornire i servizi necessari, affinché tutti gli utilizzatori professionali adottino i principi della difesa integrata.

Il PAN individua inoltre gli obblighi a cui devono sottostare tutti gli utilizzatori professionali e le aziende agricole per l’adozione della difesa integrata obbligatoria, nonché gli obblighi a cui devono attenersi le aziende agricole, che scelgono di applicare la difesa integrata a titolo volontario o l’agricoltura biologica.

Il Dipartimento dell’Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, al fine di ottemperare a quanto previsto dal d.lgs. n. 150/2012 e dal PAN, ha ritenuto necessario prevedere a realizzare un modello organizzativo e operativo prontamente implementabile, con l’obiettivo di garantire la copertura dell’intero territorio regionale e l’agevole accesso alle informazioni da parte di tutti gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, facendo riferimento esclusivamente a risorse umane interne al Dipartimento regionale dell’agricoltura.

I soggetti attuatori del Programma di difesa integrata, data la complessa attività, è costituito da alcune strutture intermedie del Dipartimento dell’Agricoltura.

Mentre, ai fini dell’attuazione del Progetto, sono stati costituiti specifici gruppi di lavoro per l’implementazione delle diverse azioni:

A1) “Comitato regionale difesa integrata” di seguito definito CRDI, rappresentato dal personale: dell’area 3 – Programmazione in agricoltura e dai Servizi: 1- Agricoltura ed ambiente – Agricoltura biologica;

5 – Servizio fitosanitario regionale e lotta alla contraffazione, 6 – Innovazione, ricerca, assistenza tecnica e divulgazione agricola, 7 – Gestione del rischio e credito in agricoltura.

I compiti e le funzioni principali del “CRDI”, riguarderanno: supporto tecnico-scientifico per la definizione dei “pacchetti informativi”, da utilizzare per il servizio di informazione e comunicazione istituzionale relativo al PAN; definizione e aggiornamento periodico dei modelli delle reti di monitoraggio e dei sistemi di previsione e avvertimento da implementare, garantendone l’aderenza con i parametri tecnici e scientifici più aggiornati, in coerenza con le linee guida fornite dal MiPAAF; predisposizione e aggiornamento del format da adottare per la produzione del bollettino fitosanitario; monitoraggio e valutazione periodica delle attività di progetto; supporto tecnico scientifico per l’aggiornamento e la gestione di un sito tematico dedicato.

 

A2) “Gruppo divulgazione e comunicazione difesa integrata” (DCDI). I compiti e le funzioni principali del “CRDI”, sono di seguito descritti: supporto tecnico-scientifico per la definizione dei “pacchetti informativi”, da utilizzare per il servizio di informazione e comunicazione istituzionale relativo al PAN; definizione e aggiornamento periodico dei modelli delle reti di monitoraggio e dei sistemi di previsione e avvertimento da implementare, garantendone l’aderenza con i parametri tecnici e scientifici più aggiornati, in coerenza con le linee guida fornite dal MiPAAF; predisposizione e aggiornamento del format da adottare per la produzione del bollettino fitosanitario; monitoraggio e valutazione periodica delle attività di progetto; supporto tecnico scientifico per l’aggiornamento e la gestione di un sito tematico dedicato.

 

A3) “Gruppi territoriali di difesa integrata”. Questi Gruppi sono costituite da diverse Unità Operative specializzate (agrometereologia e Assistenza tecnica) presenti su tutte le nove province siciliane.

Le suddette Unità Operative si avvalgono della collaborazione del personale in servizio presso gli Uffici intercomunali agricoltura (U.I.A.), i nuovi uffici territoriali costituiti dal personale dell’Ex Soat e delle Condotte Agrarie, con specifica formazione in materia di difesa fitosanitaria (Tecnici difesa integrata TDI), personale che dipende funzionalmente dalle sopracitate UO.

Le nove unità presenti nel territorio regionale all’interno degli Uffici servizio agricoltura dovranno: coordinare l’attività dei TDI operanti presso gli Uffici intercomunali agricoltura (UIA) presenti sul territorio di competenza; collaborare alla redazione dei bollettini fitosanitari curando l’invio dei dati e degli elaborati di competenza al gruppo DCDI nei tempi previsti; organizzare e partecipare a campagne informative e divulgative coordinate dal DCDI per assicurare la diffusione e l’applicazione della difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari da parte degli utilizzatori professionali nonché informare sugli obblighi previsti dal PAN;

fornire assistenza tecnica e consulenza agli utilizzatori professionali di p.f. con particolare riferimento a quelle realtà dove non è garantito l’accesso ai sistemi di informazione e consultazione dati e alle aree o tipologie produttive che non sono coperte dalla rete di monitoraggio; oltre alle funzioni sopradescritte, le UO “Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione e informazione” direttamente interessate provvedono a rendere operativa e coordinare la rete di monitoraggio nei territori rappresentativi per le principali colture interessate. Le Unità operative “agrometeorologia, servizi innovativi e ricerca in agricoltura” presenti nel territorio regionale dovranno: collaborare con le UO “Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione e informazione” nel coordinare l’attività dei TDI operanti presso gli UIA; alimentare i sistemi di previsione e avvertimento; predisporre la sezione meteorologia dei bollettini fitosanitari e collaborare alla redazione dei bollettini fitosanitari.

 

A4) “Supporto tecnico scientifico – Servizio fitosanitario regionale e lotta alla contraffazione”. Le funzioni di consulenza e diagnosi specialistica nonché di supporto tecnico scientifico ai “Gruppi territoriali”, uffici regionali ed altre strutture direttamente o indirettamente interessate dal programma (es. gestori parchi ed aree protette, amministrazioni comunali, ANAS etc.) sono svolte prevalentemente da SFR che opera attraverso gli Osservatori per le malattie delle piante di Acireale e Palermo, dotati di strutture laboratoristiche, e le Unità fitosanitarie periferiche. Tali Unità del SFR, nello specifico e nell’ambito dei propri compiti istituzionali assolvono alle seguenti funzioni: servizio di diagnosi specialistica e di analisi fitopatologica; supporto tecnico scientifico e consulenza a gruppi territoriali, UIA ed altri soggetti pubblici e privati; servizio di assistenza “on line” su problematiche concernenti i prodotti fitosanitari e relativa normativa; predisposizione e diffusione, nell’ambito dei bollettini fitosanitari, di informazioni riguardo organismi da quarantena e di qualità, tecniche di difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari etc; partecipazione ad azioni di informazione e divulgazione relative al PAN con particolare riferimento alla difesa a basso apporto di p.f.; predisposizione delle norme tecniche di difesa integrata e controllo delle infestanti (difesa integrata volontaria) inserite nel Disciplinare di

 

Produzione integrata regionale “B”.

 

In linea con quanto previsto dal PAN, per il raggiungimento dell’obiettivo generale di: ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e la biodiversità; promuovere la diffusione della difesa integrata obbligatoria e volontaria e dell’agricoltura biologica nel territorio della Sicilia; proteggere gli utilizzatori di prodotti fitosanitari e tutelare i consumatori, l’ambiente acquatico e la popolazione in generale verranno sviluppate le seguenti azioni:

 

B.1 Attivazione del servizio “informazione e comunicazione” Il servizio di informazione e comunicazione ha lo scopo di diffondere notizie sulle strategie di difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari (difesa integrata obbligatoria o volontaria e agricoltura biologica) e su corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari, nonché sugli obblighi definiti dal PAN. Sono inoltre effettuate campagne di sensibilizzazione della popolazione sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana, per gli organismi non bersaglio e per l’ambiente dei prodotti fitosanitari. Per la veicolazione dell’informazione si fa ricorso ai tradizionali sistemi quali stampa specialistica, video promozionali, meeting e giornate di campagna, anche sul modello di quanto attuato con la misura 111 del PSR 2007-13, e all’utilizzo, ove possibile, di modalità innovative (social network, website, webinars, etc.). L’attuazione di tale azione è coordinata a livello centrale dal DCDI e svolta a livello periferico dalle UO competenti con la collaborazione dei TDI, ciascuna per il proprio territorio di competenza. Ulteriore modalità di diffusione dell’informazione è rappresentata dal “Portale dell’Innovazione”, sito tematico del Dipartimento dell’agricoltura dove è presente una sezione agricoltura e ambiente – Difesa fitosanitaria. Le informazioni riguardanti l’agrometeorologia e le sue applicazioni sono invece veicolate attraverso i siti delle piattaforme Agroservizi e SIAS. Organizza altresì, in collaborazione con il servizio 6, incontri tecnici e giornate di campagna.

 

B.2 Implementazione della rete di monitoraggio sullo sviluppo delle avversità Al fine di dare corso a quanto previsto dal PAN viene istituita una rete di monitoraggio sulle principali avversità delle colture di agrumi, vite, olivo e cereali da granella. La scelta delle colture tiene conto sia dell’importanza economico-agraria che della SAU interessata sul territorio regionale. La rete di monitoraggio deve sostanzialmente garantire la raccolta di dati sullo sviluppo delle principali avversità, ai fini dell’applicazione della difesa integrata. In particolare vengono raccolti ed elaborati i dati fenologici e i livelli di presenza e diffusione delle avversità nell’ambito di aree omogenee e rappresentative. Viene effettuato il costante e periodico monitoraggio, anche in campo, adottando i più idonei strumenti (trappole, georeferenziazione, captaspore, remote sensing ecc.). La definizione della rete di monitoraggio per ognuna delle colture previste è di competenza del CRDI e comprende: delimitazione territoriale, avversità da monitorare, procedure per il monitoraggio raccolta e trasmissione dati. Il CRDI ha altresì il compito di valutare costantemente il funzionamento della Rete di monitoraggio. Il coordinamento e la gestione della rete sull’intero territorio regionale per ciascuna coltura è competenza dei sotto elencati “Gruppi territoriali”:

  • Agrumi – UO S10.08- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Catania) – (Ufficio capofila);

– UO S15.07- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Siracusa);

– UO S8.08- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Agrigento);

  • Olivo – UO S8.08- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale formazione ed informazione (Agrigento) – (Ufficio capofila).

Ulteriori unità operative dovranno essere individuate dal servizio 6.

  • Cereali da granella – UO S13.08- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Palermo) – (Ufficio capofila);

– UO S11.07- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Enna). Ulteriori unità operative dovranno essere individuate dal servizio 6.

  • Vite – UO S16.08- Interventi assistenza tecnica agricola, consulenza aziendale, formazione ed informazione (Trapani) – (Ufficio capofila);

– UO S10.08- Interventi assistenza tecnica agricola consulenza aziendale, formazione ed informazione (Catania).

I “Gruppi territoriali” suddetti, oltre ad esercitare la funzione di coordinamento, svolgono anche attività diretta di monitoraggio e raccolta dati. I TDI operanti all’interno delle UIA o dei “Gruppi territoriali”, oltre a specifici compiti di AT e consulenza, hanno il compito di individuare le aziende che fanno parte della rete di monitoraggio, raccogliere periodicamente i dati sulle infestazioni delle avversità individuate, collaborare alla stesura dei bollettini fitosanitari.

Le informazioni essenziali saranno pubblicate nei bollettini di difesa integrata e comprendono: una breve analisi del decorso meteorologico recente, con accenni alle ripercussioni sulla fenologia delle colture; una previsione sintetica di breve e medio termine; – indicazioni sull’idoneità del periodo ad effettuare trattamenti, con eventuali limitazioni da osservare in relazione all’andamento previsto delle diverse variabili meteo.