Ambiente: arriva il Made green in Italy, nuovo strumento per imprese e consumatori

Con l’approvazione della Camera in via definitiva, nasce il marchio “Made Green in Italy”, ovvero il ddl recante “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali“.

Finalmente, dopo un lungo percorso, il Collegato Ambientale è legge dello Stato, definendolo ”un bel passo in avanti nella direzione dell’accordo raggiunto a Parigi e dell’impegno europeo verso l’economia circolare.

Il provvedimento prevede forme di incentivazione per carpooling, car sharing, bike sharing e bikepooling, compresa la copertura Inail per gli incidenti avvenuti in bicicletta nel tragitto casa-lavoro.

Altre misure riguarderanno invece le energie rinnovabili. L’inserimento dei sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri e della lavorazione o raffinazione di oli vegetali nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas perché possano accedere ai meccanismi di incentivazione.

I Comuni potranno inoltre istituire delle Oil Free Zone, ovvero aree territoriali nelle quali, “entro un determinato arco temporale e sulla base di uno specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento”, si preveda la “progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili”.

Le comunità rurali potranno invece adottare la cosiddetta “Strategia delle Green Community”, per avviare “una gestione integrata e certificata” del patrimonio agro-forestale, delle risorse idriche e della produzione di energia da fonti rinnovabili locali, “filiera corta di Paulownia, dalla pianta al mobile finito, si considerano da filiera corta entro il raggio dei 70 km”, ma anche per lo sviluppo di un turismo sostenibile e di una mobilità più inclusiva.
Con il Collegato ambientale approvato oltre a disciplinare il GPP che introduce, nel rispetto della concorrenzialità d’impresa, un fattore di differenziazione qualitativa, vareremo il Made Green in Italy.

Il Piano per la qualificazione ambientale dei prodotti dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e delle filiere tipiche del nostro sistema produttivo sarà, infatti, un ulteriore strumento per rafforzare l’immagine e l’impatto comunicativo che distingue le produzioni italiane coniugandolo con gli aspetti di qualità ambientale e con la verifica del rispetto dei requisiti di sostenibilità anche sociale.

Aumenteremo così il livello di trasparenza e di capacità informativa nei mercati di destinazione dei prodotti sensibilizzando i cittadini consumatori alla ricerca di prodotti più sostenibili e tutelandoli maggiormente da contraffazioni e pubblicità ingannevoli.

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