Trattore a biometano, meno consumi e inquinamento e stessa potenza: arriverà nel 2020

Nel 2020 potrebbe arrivare sul mercato il trattore a biometano. E’ la scommessa di New Holland che nell’ottica di rendere l’agricoltura più sostenibile sta progettando il mezzo alimentato a gas naturale.

Il primo modello presentato è un trattore di medie dimensioni con nove bombole di gas compresso e l’azienda promette prestazioni adatte per lavori senza sosta in un’azienda di allevamento. Secondo le informazioni diffuse, il trattore a biometano dovrebbe abbattere fino al 40% i costi del carburante e fino all’80% di emissioni inquinanti. Inoltre è molto più silenzioso. L’obiettivo è quello di rendere una fattori autosufficiente dal punto di vista energetico poiché il biometano usato per alimentare il mezzo sarebbe prodotto dal letame e dagli scarti alimentari lavorati da biodigestori. La sfida è anche quella di ottenere prestazioni analoghe a quelle di un trattore a gasolio: si parla di una potenza generata di 180 CV.

La scelta di puntare su un motore a biometano e non su uno elettrico è dettato dalla possibilità e maggiore facilità di produrre il carburante in fattoria: secondo i calcoli un’azienda agricola che coltiva mais e ha 2 mila vacche può produrre letame e scarti in grado di alimentare 20 trattori e anche di produrre energia in eccesso da sfruttare in azienda e per il riscaldamento.

Per una novità in programma, un’altra è già arrivata in casa New Holland: l’azienda sta collaborando con E. & J. Gallo Winery, la più grande azienda vinicola a conduzione familiare al mondo e fedele cliente dei trattori speciali New Holland, in un progetto pilota per testare la sua tecnologia autonoma NHDrive applicata ai trattori da vigneto T4.110F. Questo programma pilota è incentrato sulla raccolta dei feedback agronomici e degli operatori sull’impiego di questa tecnologia nelle attività quotidiane nell’azienda vitivinicola, con l’obiettivo finale di fornire soluzioni autonome guidate solo dalle esigenze pratiche dei viticoltori. In sostanza si sta testando il trattore a guida autonoma (cioè senza nessuno al volante).

Il nuovo programma pilota con il T4.110F dimostra che la soluzione autonoma di New Holland è applicabile all’intera gamma di trattori del marchio, dai modelli ad alta potenza fino alle gamme specialistiche. Carlo Lambro, Brand President di New Holland Agriculture, ha spiegato: “Sostenibilità e innovazione sono nel DNA di New Holland; è così che aiutiamo i nostri clienti a coltivare in modo efficiente e redditizio oggi e ad anticipare il modo in cui le loro esigenze cambieranno in futuro. Riteniamo che le attività specializzate, in particolare quelle nei vigneti, possano beneficiare in modo significativo dell’introduzione di tecnologie autonome, in termini sia di produttività che di sostenibilità. Il nostro partner nel programma pilota, E. & J. Gallo Winery, condivide il nostro impegno per l’innovazione e la sostenibilità della viticoltura, nonché il nostro obiettivo di fornire una soluzione autonoma a beneficio dei viticoltori di tutto il mondo”.