Tipicità

La cucina esperienziale dei monti Sicani

Tra i vari segmenti turistici che maggiormente stanno riscuotendo ambio consenso, quello esperienziale costituisce il nuovo filone aureo del settore.

Non più il concetto di viaggio come pausa di evasione dalla routine quotidiana, ma come possibilità di vivere un’esperienza unica, diversa, irripetibile, mai vissuta prima. Quindi, sempre meno viaggi standardizzati, non personalizzati, che non propongono niente in più delle solite trite e ritrite mete. Parallelamente è cresciuto anche un modo di mangiare che è in perfetta sintonia con questa maniera di viaggiare, da tutti riconosciuta come cucina esperienziale.

Si tratta di un modo di mangiare singolare con piatti preparati con modalità e sapere locale. Il nuovo segmento turistico consente ai fruitori, attraverso il cibo, di soddisfare la voglia di ampliare le proprie conoscenze, di approfondire la cultura e la tradizione del luogo e di immergersi a pieno nella vita degli abitanti e nelle loro abitudini quotidiane, portandosi a casa un ricordo memorabile, unico, con un qualcosa in più, con un’attività o esperienza che gli ha permesso di conoscere e vivere a pieno la tradizione di un territorio. Chi meglio della cucina può offrire un esperienza unica, preparandosi il cibo che dovrà consumare insieme alla “padrona di casa?”.

Avrà prima la possibilità di conoscere la stagionalità dei prodotti, la cultura delle produzioni, a volte anche raccogliendole direttamente e successivamente cucinarli insieme alla cuoca di casa, apprendendo dalla sua stessa voce suggerimenti, ricette segretissime, posologie prestabilite, insomma, una cucina esperienziale.

Fautori di questo modo di mangiare sono i coniugi Alessandro e Marina Scramuzza proprietari dell’agriturismo “Casale di Riena” in territorio di Castronovo di Sicilia che hanno previsto una serie di appuntamenti esperenziali all’insegna del “cibo da condividere”.

A coordinare l’attività sarà la Rural chef Marina Bicataggi insieme a sua mamma Maria Pizzo, mentre il giornalista e scrittore Mario Liberto racconterà, attraverso il cibo, il territorio sicano, insomma, verrà promosso questo nuovo modo di vivere un’esperienza unica e irripetibile.

Dall’antipasto al dolce, verranno riscoperti i 5 sensi, allo scopo di valorizzare e promuovere gli antichi piatti di una cucina che hanno caratterizzato il territorio sicano.

Non chiamatelo corso, perché non lo è, e nemmeno scuola perché non si insegna niente, chiamatela cucina esperenziale, una maniera di trasferire esperienze, culture e conoscenze all’insegna della maniera di dire sicilianissima “Talia e ‘nsignati” guarda e impara. Prodotti da mangiare, da odorare, storie da narrare, territorio da ascoltare. La cucina riprende il suo ruolo di stimolatore del gusto, nutrire la memoria, soddisfare i sensi.
Il primo appuntamento è previsto per giorno 7 luglio dalle ore 9,00 alle ore 16,00, affrettatevi a prenotare telefonando al n. 3393506243 perché i posti sono limitati.