Sicurezza, Cia Sicilia Orientale: “Gli agricoltori sono rimasti soli, chiediamo il presidio dell’esercito”
Tanti gli argomenti all’Ordine del giorno trattati nel corso della giunta Regionale della Cia che si è svolta a Palermo, a cominciare dalla nuova programmazione comunitaria, e le sottomisure 4.1 e 5.2 del Psr in particolare, che riguardano rispettivamente l’ammodernamento del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare, e gli investimenti di terreni agricoli danneggiati dal virus Tristeza o da calamità naturali.
All’incontro sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera e il dirigente generale Dario Cartabellotta. Sul punto, il rappresentante del Governo regionale ha annunciato l’imminente pubblicazione, tra qualche settimana, dei due bandi che sbloccheranno complessivamente 50 milioni di euro di investimenti.
Ma non ultima, la questione sicurezza nelle campagne affrontata dalla Cia Sicilia orientale, alla luce degli ultimi gravissimi fatti di cronaca registrati nella provincia di Catania e dei numerosi appelli lanciati in questi mesi, rimasti inascoltati dalle Istituzioni.
Il presidente Giuseppe Di Silvestro non ha usato mezzi termini “Gli agricoltori sono rimasti soli – ha esordito nel corso della riunione – non passino messaggi allarmistici che rischiano di accostare i comparti di frutta e ortofrutta alla criminalità organizzata e non, perché noi produttori siamo parte lesa e subiamo ogni giorno vessazioni di ogni tipo da parte di chi tenta di appropriarsi del nostro raccolto. Chiediamo un presidio dell’Esercito”. “Dall’ultimo incontro convocato dal prefetto di Catania Claudio Sammartino con i sindaci dei comuni agrumetati del catanese, forze dell’Ordine e associazioni di categoria, nulla è stato fatto – ha aggiunto – Alla Piana di Catania, ma anche a Siracusa ed Enna non si vedono tutori dell’Ordine e i proprietari delle aziende agricole sono costretti a ricorrere alla vigilanza privata, con conseguenze, a volte, nefaste sotto gli occhi di tutti”.
“Faremo la nostra parte”, ha ribadito l’assessore Bandiera durante la riunione a cui erano presenti il direttore generale di Cia Claudia Merlino e il responsabile regionale Settori Produttivi Cia, Graziano Scardino, il quale ha dato adito alla Regione di avere evitato il disimpegno dei fondi comunitari, “ma che c’è ancora tanto da fare”, ricordando come ci siano ancora “tante pratiche ferme per i blocchi Agea”. “Troppi, insomma, i nodi cruciali non ancora sciolti – ha concluso Di Silvestro – che riguardano lo sviluppo di un settore primario per l’economia siciliana come è quello dell’agricoltura, non dimentichiamo la Riforma dei Consorzi di bonifica”.