L’ulivo della rinascita

C’è una parola giapponese, hibakujumoku, con cui si indicano alberi sopravvissuti alle catastrofi nucleari, quando tutto sembrava perduto e la vita impossibile. Ecco: rispetto alla terra bruciata che la mafia lascia dietro di sé, il bisogno di riscatto è immediato e attecchisce bene nei giovani. Nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) – ex “alternanza scuola/lavoro” – gli alunni dei percorsi professionali per Grafici Pubblicitari e Servizi per l’Agricoltura dell’I.S. “Majorana” di Palermo hanno realizzato un piccolo miracolo di rinascita.

Il progetto, molto articolato, ha coinvolto in prima istanza le ragazze e i ragazzi del terzo anno e ha visto come luogo simbolo il Giardino della Memoria “Quarto Savona 15” di Capaci, presieduto da Tina Montinaro (vedova di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone, morto anch’egli il 23 maggio 1992). In un primo momento, i ragazzi dell’indirizzo agrario si sono occupati di raccogliere le olive e curarne la molitura all’interno del frantoio della scuola, mentre i futuri grafici pubblicitari hanno creato il packaging delle bottigliette (da 25 cl e 75 cl), dono di Coldiretti. L’olio è stato poi consegnato dalla Polizia di Stato alle diocesi di Palermo in una manifestazione che si è tenuta lo scorso 22 febbraio: dopo la benedizione, è stato destinato alle celebrazioni del Giovedì Santo in tutta la Regione.

Intanto, i ragazzi dell’agrario si sono occupati anche della potatura degli ulivi e hanno realizzato 500 ramoscelli che, confezionati dai loro compagni del Grafico pubblicitario, sono stati consegnati all’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, e poi distribuiti la Domenica delle Palme. Ma ecco che si ritorna al Giardino della Memoria, da dove tutto rinasce: gli alunni del professionale agrario sono impegnati in una piantumazione di erbe aromatiche, mentre i loro compagni del grafico pubblicitario stanno realizzando targhette da affiggere agli alberi di ulivo, con qr code che rimandano direttamente al sito di “Quarto Savona 15” e raccontano la storia dei caduti di mafia sul lavoro. Il tutto in previsione della manifestazione che, nel trentennale della strage del giudice Falcone e della sua scorta, il prossimo 23 maggio, vedrà tutti i sindaci d’Italia in visita al Giardino della Memoria. Attraverso questa triangolazione tra Scuola, Polizia di Stato e Curia, nel Giardino della memoria attorno all’albero di ulivo si dà nuovo respiro e si imprime nuovo vigore al dovere e all’urgenza del riscatto.