Distretti del cibo, prima iniziativa della Consulta nazionale

Parte da Napoli, con la Prima Assemblea riunita alla camera di Commercio nei giorni scorsi, l’attività della Consulta nazionale dei distretti del cibo, esattamente a sei mesi, dal 25 novembre scorso, giorno della sua costituzione presso il Mipaaf, a Roma, alla presenza del Ministro alle Attività Produttive Stefano Patuanelli e del sottosegretario Giammarco Centinaio. 

Una riunione operativa che ha subito portato all’organizzazione della Giornata Nazionale dei distretti del Cibo per il prossimo sabato 18 giugno con una serie di iniziative che coinvolgeranno tutti i distretti del Cibo per far conoscere le attività e le proposte che ogni realtà distrettuale propone per il proprio territorio. 

Ad ospitare i convitati a Napoli sono stati i Distretti del Cibo della Campania e la Coldiretti Regionale, guidati da Roberto Mazzei, che, nel corso dell’incontro, è stato nominato all’unanimità Vicepresidente della Consulta. Ha introdotto la riunione il Presidente Angelo Barone, che ha ricordato l’intensa attività già sviluppata dalla Consulta nei primi mesi di vita, prima fra tutte la nostra proposta di lavorare in rete e fare sistema, già condivisa dal Mipaaf, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dall’ANCI. Un metodo che ha consentito già di giungere al finanziamento di tutti e 20 i progetti presentati dai Distretti e valutati come ammissibili dal Ministero per le Politiche Agricole. Si tratta di 20 contratti di Distretto che porteranno a un totale di investimenti pari a 315 milioni di euro, progetti riconosciuti strategici per lo sviluppo dell’intero settore agroalimentare e ne favoriscono resilienza e sostenibilità.

“Le attività che stanno sviluppando i Distretti del Cibo nei diversi ambiti regionali – ha evidenziato Angelo Barone nel suo intervento, sono concrete indicazioni sulle direzioni da seguire per superare le tante emergenze che abbiamo di fronte, per valorizzare le aree interne e i territori rurali, per creare occupazione e favorire scelte di sostenibilità, economica e sociale, per favorire la cooperazione tra città e campagna”.

Ha portato i saluti all’assemblea anche l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, che ha sottolineato l’attenzione della Regione per lo sviluppo dei Distretti, considerato che sono uno strumento di attuazione degli interventi nel settore agricolo. “La regione Campania –ha detto – si propone di favorire un percorso di razionalizzazione della presenza dei Distretti, favorendo il collegamento con le istanze territoriali e il rafforzamento delle filiere produttive”.

In video conferenza anche Raffaella Di Napoli del CREA, che ha presentato le attività della Rete Rurale Nazionale necessaria per favorire lo scambio di esperienze, sollecitando i Distretti ad un lavoro condiviso. “E’ in atto – ha ricordato Raffaella Di Napoli – una consultazione pubblica della Rete Rurale, che consentirà alla Comunità Europea, e agli Stati membri, di raccogliere il punto di vista dei soggetti rappresentativi per accompagnare la definizione delle diverse azioni politiche. 

I prossimi 15 e 16 giugno si svolgerà a Bruxelles la Rural Pact Conference, “dove la Consulta sarà presente con una sua delegazione, assieme a quella del Mipaaf, per partecipare ai lavori”, ha assicurato Angelo Barone.

Nominato, inoltre, il Comitato Tecnico Scientifico della Consulta, coordinato dal Prof. Piermichele La Sala. “E’ importante far percepire l’importanza del ruolo che possono giocare i Distretti del Cibo per lo sviluppo locale sostenibile, per il cibo, per il paesaggio agrario, per intervenire sugli aspetti sociali di pertinenza dei territori e per orientare i finanziamenti verso gli stessi”.  

Nel corso della discussione sono state annunciate nuove importanti adesioni di Distretti alla Consulta, che darà vita anche al coordinamento dei Biodistretti, per seguire anche le diverse esperienze distrettuali presenti in Italia legate all’agricoltura biologica.

Nuovo appuntamento assembleare per il 1° luglio a Firenze, per un confronto sul ruolo nei distretti nella programmazione dello sviluppo territoriale integrato,sostenibile e inclusivo.