Norme

Il Decreto Legge Agricoltura è legge: un passo avanti per il settore agricolo italiano

Il Decreto Legge Agricoltura, promosso dal Governo Meloni, è diventato ufficialmente legge. La Camera ha approvato in via definitiva il decreto Agricoltura. I sì sono stati 148, i no 71 e un astenuto. Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha espresso il suo apprezzamento per il sostegno ricevuto dai parlamentari, dai sottosegretari Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo, e dai presidenti delle Commissioni di Camera e Senato, Luca De Carlo e Mirco Carloni.

Ecco un riassunto del Decreto Agricoltura, convertito in legge il 12 luglio 2024. Gli obiettivi riguardano: rafforzare e modernizzare il settore agricolo, della pesca e dell’agroalimentare italiano; sostenere i produttori e le filiere in difficoltà; contrastare il caporalato e le pratiche sleali; garantire la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente; promuovere la competitività del settore a livello nazionale e internazionale.

Una svolta per il settore agricolo, della pesca e dell’agroalimentare

Con la conversione in legge del Decreto, vengono messi in atto interventi cruciali per rafforzare il settore agricolo, della pesca e dell’agroalimentare. “Il Dl Agricoltura rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del Governo Meloni per rilanciare l’agricoltura italiana a livello europeo e mondiale”, ha dichiarato Lollobrigida.

Finanziamenti e sostegno: 500 milioni di Euro

Il Decreto prevede lo stanziamento di oltre 500 milioni di euro, destinati a sostenere le filiere in difficoltà, affrontare emergenze e garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni. Questo finanziamento mira anche ad assicurare un reddito giusto ai produttori italiani, permettendo loro di competere equamente sul mercato internazionale.

Contrasto al caporalato e pratiche sleali

Un aspetto chiave del Decreto è il rafforzamento delle misure contro il caporalato e le pratiche sleali che penalizzano i produttori agricoli. Per il contrasto al caporalato vengono istituite una banca dati inter-operativa tra ministeri del Lavoro, Agricoltura, Interno, Inps, Inail, Agea, Istat ed Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) per sviluppare una strategia complessiva di contrasto e una banca dati degli appalti privati in agricoltura, con sanzioni amministrative fino a 15.000 euro, a carico del committente e dell’appaltatore per le violazioni della normativa nazionale. Inoltre è prevista l’assunzione di nuovi 514 nuovi ispettori Inps e Inail.

In collaborazione con la Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sono state implementate azioni specifiche per tutelare i diritti dei lavoratori agricoli e garantire che le eccellenze del Made in Italy siano prodotte in condizioni di lavoro dignitose.

Impianti fotovoltaici a terra e clima

Per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici a terra, è vietata l’installazione a terra nelle aree agricole, salvo deroghe che riguardano cave (anche quelle già oggetto di rispristino ambientale), miniere, aree in concessione di ferrovie e aeroporti, aree di rispetto delle autostrade, aree interne ad impianti industriali e discariche; aree sulle quali già insistono impianti, purché non comporti incremento della superficie già utilizzata; rimodulazione della tassazione per impianti a terra.

Inoltre in materia di eventi climatici avversi sono previsti 15 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per interventi sulla siccità in Sicilia e 8 milioni per i danni causati dalle frane conseguenti alle alluvioni in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Le risorse saranno gestite attraverso Agricat potenziato con 5 milioni di euro.

Granchio blu ed emergenze fitosanitarie

Capitolo granchi blu: sono in arrivo 12 milioni di euro a sostengo delle imprese, che si sommano ai 13,4 milioni già stanziati per la filiera. È previsto inoltre un commissario straordinario fino al 31 dicembre 2026 che dovrà varare un piano di contenimento entro 90 giorni per 10 milioni di euro. Per le emergenze fitosanitarie sono poi previsti intervisti per i kiwi, con 4 milioni di euro che si vanno a sommare ai 5 già stanziati; per il contrasto alla  peronospora arrivano 40 milioni in aggiunta ai 7 già stanziati; per la Xylella, inoltre, sono previsti 30 milioni per reimpianto e riconversione delle colture di ulivo.

Peste suina africana e tubercolosi bovina

Tra le misure è previsto anche uno stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro, oltre ai 50 già previsti da altre normi, per finanziare interventi di biosicurezza per il contenimento della peste suina africana. Previste anche 177 unità di personale delle Forze Armate così come l’impiego di visori notturni per la caccia al cinghiale e l’estensione all’attività di caccia e l’ampliamento del numero delle associazioni venatorie legittimate allo svolgimento dell’attività di vigilanza venatoria. Infine, arriva la nomina di un Commissario straordinario nazionale con una durata di 24 mesi prorogabile una volta per contrastare la brucellosi e tubercolosi bovina.

Impegno continuo per il settore primario

Lollobrigida ha ribadito l’impegno del Governo a sostenere pescatori, agricoltori e imprenditori del settore primario. “La difesa del settore primario è un interesse centrale per il Governo”, ha concluso il ministro, sottolineando l’importanza di queste misure per il futuro dell’agricoltura italiana.

Conclusione

La conversione in legge del Decreto Agricoltura rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento e lo sviluppo del settore agricolo italiano. Con un impegno finanziario considerevole e misure mirate a contrastare le pratiche sleali, il Governo Meloni dimostra la sua determinazione nel sostenere l’eccellenza e la dignità del lavoro agricolo in Italia.