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2024: un anno di sfide e innovazioni per l’agricoltura siciliana

Il 2024 ha rappresentato un anno di sfide imponenti per l’agricoltura siciliana, chiamata a fronteggiare crisi climatiche senza precedenti, come la siccità e le alluvioni concomitanti, difficoltà economiche e riforme complesse che hanno interessato l’intero settore.

L’elezione dei nuovi membri della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo (Comagri), incaricata di definire il futuro del budget agricolo europeo e di affrontare le sfide legate alla sovranità alimentare, al cambiamento climatico e alla semplificazione della PAC, ha coinciso con la nascita del Fondo AgriCat, un fondo mutualistico pensato per proteggere gli agricoltori dai rischi climatici. Tuttavia, la minore disponibilità di fondi per gli Ecoschemi ha creato frustrazione tra gli agricoltori, già provati da un sistema burocratico complesso e da un aumento dei costi di produzione. Questi fattori si sommano alle difficoltà legate alla salute di chi lavora per produrre il cibo essenziale per la nostra società, segnando problematiche che si protrarranno negli anni futuri.

La siccità in Sicilia ha devastato il settore agricolo, con bacini idrici prosciugati, animali in difficoltà e coltivazioni bruciate dal sole. Le immagini di agricoltori in difficoltà sono ancora vive nella memoria collettiva, e molti si chiedono se il loro lavoro abbia un futuro. La risposta a queste sfide risiede nel miglioramento delle tecnologie agricole, nell’adozione di sistemi irrigui più efficienti e in investimenti mirati alla ricerca di varietà resistenti alla siccità.

Nonostante la dichiarazione di stato di calamità per i danni alle produzioni agricole in Sicilia, voluta dal Governatore Schifani, la risposta tempestiva ha dimostrato l’attenzione dell’esecutivo siciliano nei confronti delle emergenze che colpiscono i nostri territori, sottolineando il ruolo centrale che il comparto agricolo riveste per lo sviluppo della Sicilia.

Le ondate di calore hanno determinato cali produttivi, sia per la cascola che per il rallentamento della crescita di frutta e ortaggi. I frutti maggiormente esposti hanno subito danni da “colpi di sole”, con conseguente perdita commerciale. Anche il comparto zootecnico e apistico non è stato risparmiato. Le aziende colpite da incendi, verificatisi soprattutto durante le ondate di calore, hanno subito danni alle produzioni e alle strutture aziendali. I comparti maggiormente danneggiati sono stati quelli vitivinicolo, agrumicolo, frutticolo, olivicolo, orticolo, foraggero e zootecnico.

In questo contesto, l’innovazione tecnologica è diventata fondamentale. Droni, agricoltura di precisione e intelligenza artificiale sono alcune delle soluzioni che stanno ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la produttività. Tuttavia, nonostante i vantaggi, i costi e la complessità rimangono ostacoli significativi da superare.

Nonostante le difficoltà, il settore agricolo siciliano e italiano continua a sperimentare, cercare soluzioni innovative e lottare per un futuro più sostenibile e prospero. Il 2024 è stato un anno di trasformazione: ora è tempo di costruire su queste basi per affrontare le sfide dei prossimi anni.