La differenza tra avere un’azienda e fare impresa in agricoltura in Sicilia
di ANTONIO PALADINO – La famiglia Scinardo ha ben compreso cosa manca nei grigi teatri urbani e mette in campo con fierezza tutte le energie possibili per far conoscere un’idea di benessere tutta siciliana. Con naturalezza indica la virtuosa strada intrapresa in una scommessa vinta in partenza: “valorizzare l’entroterra siciliano si può!”
Vivere una giornata fantastica alla scoperta della Sicilia di una volta può concretizzarsi allontanandosi dalla costa, addentrandosi nell’orografia a tratti tormentata sino all’entroterra di Messina dove le montagne nascondono, nei versanti a sud, le dolci colline argillose. In quell’attraversare tranquilli paesini, freschi boschi verdissimi e profumati, si possono riscoprire antichi usi e costumi e comprendere il verso significato dell’essere siciliano la dove molto si è conservato come un tempo. Un tempo che scorre diverso, lento, che ti da la possibilità di osservare ciò che ti circonda, la ricchezza che si è conservata nel paesaggio e nelle anime che popolano quei luoghi. Tutto ciò ha un costo: i chilometri e le curve che devi superare per arrivare all’ambita meta. Ma se non ci fossero quei chilometri e quelle curve a “protezione” si sarebbe conservato tutto quell’oro siciliano?
Siamo a Capizzi, dove la provincia di Messina inizia a fare i conti con quella di Enna. Un piccolo Comune di circa 3.000 abitanti, fiero delle proprie antiche tradizioni. Rinomate sono le feste di Sant’Antonio da Padova il 2 settembre e di San Giacomo il 26 luglio.
Ma entriamo nell’Azienda Scinardo!
Pippo, il papà, è un esperto veterinario che è riuscito a coniugare in pieno la sua passione con il suo lavoro. Parlando con lui ci si rende subito conto che gestire oggi un’azienda agricolo-zootecnica di rilievo come la loro, non è un gioco da ragazzi. È un grosso impegno con molte variabili spesso imprevedibili perché innanzitutto si gestisce un patrimonio biologico e poi perché occorre fare i conti con un clima instabile pronto a metterti con le spalle al muro. Forte, infatti, è stato l’impatto della siccità che ha provocato la mancata raccolta del foraggio ed il conseguente necessario abbattimento di molti capi bovini. Ma si continua nella consapevolezza che le produzioni raggiunte con tenacia sapranno ricompensare l’amore dedicato.
Angela, la figlia maggiore, donna immensamente innamorata della sua terra e capace anche di affrontare le “battaglie” professionali di avvocato in nord Italia, ci guida nella visita del centro aziendale di Monte Soprano. La gestione dell’Azienda tende a mantenere al suo interno tutte le lavorazioni della produzione di carne bovina, ovina, suina al fine di garantire un costante alto livello di genuinità nella rete di distribuzione, nell’approvvigionamento del proprio “Agriturismo Monte Soprano” e degli altri ristoranti di famiglia siti a Milano. Infatti, è proprio a Milano dove i fratelli di Angela, Antonio e Giacomo, gestiscono ben quattro ristoranti permettendo, anche lontano da Capizzi, di gustare le genuine prelibatezze siciliane sempre più ricercate. La Sicilia, nel nord del Paese, viene sempre più associata a turismo, natura e cibo.
Visitare il centro aziendale è davvero una bella esperienza. Dolci asinelli, vacche, pecore, cavalli e maiali vengono gestiti con il contributo di manodopera con la quale s’intrattengono rapporti che sanno di affetto e serenità. In alto poi, l’ospitalità per chi sceglie l’Agriturismo Monte Soprano come meta di benessere. Stanze in bungalow, piscine, vasca idromassaggio all’aperto, bagno turco, sauna e palestra. Il tutto condito dall’immenso paesaggio collinare siciliano per il raggiungimento del completo benessere di corpo e mente.
Angela, insieme alla mamma Santina, allo zio Nino e con l’eventuale supporto di altri cugini e parenti nei periodi di forte afflusso, cura l’attenta accoglienza nell’agriturismo e la migliore permanenza degli ospiti. Lo zio Nino cucina da vero appassionato e sorride quando, assaggiando i suoi piatti, rimani colpito dalla molteplicità di sapori che custodiscono palesemente il sole della Sicilia.
Alla proposta di un giro a cavallo per l’azienda si cede volentieri, anzi, era un silente desiderio. Sellate le cavalle, subito su per un’esperienza panoramica senza fine, in un percorso di salite e discese che si danno la staffetta sotto un indescrivibile cielo azzurro. Una vera e propria scorpacciata di natura.
Ma andiamo alla regina della famiglia. Santina, la mamma, rimane vigile ed esigente a garanzia delle migliori performance di tutta la gestione, ma sempre fattiva e in prima linea allorché necessario a garanzia di un’”orchestra perfetta”.
Vai via con tanti punti su cui riflettere con la forte necessità di cristallizzare ciò che hai vissuto nella giornata nell’Agriturismo Monte Soprano e nell’incontro con la famiglia Scinardo.
Tre sono le principali riflessioni:
- per raggiungere obiettivi di livello non si può fare impresa ma è necessario essere impresa. È necessario che, nella gestione di un’azienda come quella della famiglia Scinardo, si concretizzi una perfetta armonia e che i protagonisti dell’impresa apportino il proprio fattivo contributo di passione in un sistema sapientemente coordinato;
- la famiglia siciliana, coadiuvata da un sano intorno e conservatrice di antichi valori, è la struttura vincente nell’offerta di esperienze di prestigio;
- fare impresa e cioè acquisire o possedere fondi rurali e mezzi tecnici senza un’immersione fattiva e impregnata di passione, senza la compartecipazione di una famiglia legata al contesto rurale, facendo riferimento a misure di sostegno governative, in un contesto saturo di variabili imprevedibili, genera un sistema instabile difficilmente resiliente.
In Sicilia tutto può fare la differenza… la famiglia Scinardo la fa!