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Chiude l’Arsea?

“Grazie alla mozione da me presentata e sottoscritta da altri colleghi del gruppo Pdl, il governo ha annunciato in Aula la chiusura dell’Arsea”. Ne dà notizia Salvino Caputo che continua spiegando quanto accaduto in Aula: “Abbiamo trasformato la mozione in Odg, firmato anche da M5S, Udc e altri gruppi, dopo l’impegno dell’assessore Dario Cartabellotta a non registrare il contratto del direttore generale, a bloccare ogni assegnazione di personale all’Agenzia, nonché a evitare qualsiasi forma di trasferimento economico per il suo funzionamento”.
L’assessore ha assunto l’impegno di riferire in Aula entro 30 giorni dopo avere incontrato i vertici dell’Agenzia nazionale per l’assistenza agli agricoltori, l’Agea,  onde creare nell’Isola un ente di erogazione di contributi al comparto oppure concordare l’apertura di una sede regionale della stessa Agea la quale utilizzerà esclusivamente personale regionale

“Questo Parlamento – conclude Caputo – ha cominciato con grande senso di responsabilità, determinando la chiusura di uno degli enti che era diventato simbolo di inefficienze e di spreco di risorse pubbliche, di fatto sottratte proprio agli agricoltori siciliani. Adesso, credo che questo percorso possa servire a verificare l’effettiva utilità degli altri enti regionali posti sotto osservazione”.

Ieri era stata presentata una mozione dal Pdl che è stata così spiegat:“La nostra mozione è un assist al presidente Crocetta che, su una rete nazionale, aveva dichiarato di voler sopprimere l’Arsea, considerato ente inutile” lo dice il deputato del Pdl Nino Germanà prendendo la parola in Aula nel corso del dibattito sull’atto ispettivo firmato con altri tre suoi colleghi di gruppo: Caputo, Fontana e Assenza. “La cosa che ci stupisce – ha continuato – è stato il cambio di direzione del governo che ha avviato un bando per reclutare novanta dipendenti e mantenere in piedi un carrozzone politico con un dirigente che costa 160.000 euro all’anno. Crocetta – conclude Germanà – dimostri ai siciliani che il suo non sarà un governo di soli annunci e programmi ma che andrà nella direzione del rigore di cui questa terra ha bisogno”. Mentre il vicepresidente dell’Ars, Salvo Pogliese, intervenendo nella seduta d’Aula di eiri sulla mozione Arsea, ha dichiarato: “Un Ente privo di personale come l’Arsea, che però costa alla Regione 160.000 euro l’anno per pagare il suo direttore e altri 500.000 per la gestione, non ha ragione di esistere e va soppresso. Si costituiscano sportelli regionali Agea, dipendenti dall’Agea nazionale, che svolgano la funzione d’interfaccia con gli agricoltori, così come è stato già fatto con ottimi risultati nelle Regioni Campania, Molise e Trentino”.

La posizione del governo regionale veniva riassunta in questo comunicato stampa del presidente Crocetta: “Prima di procedere alla soppressione dell’ente che si intende proporre in finanziaria, si comunica che l’assessore alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta, ha chiesto di attivare un’interlocuzione con Roma per vedere se esistano le condizioni per ottimizzare il rapporto di Agea nei confronti della Sicilia. Riguardo alle notizie riportate da alcune agenzie di stampa, si informa che non esiste alcun bando per il reclutamento di personale esterno, bensì si tratta di un atto di interpello per il personale interno, che l’assessorato intende sospendere. Qualora il Governo regionale dovesse ritenere che sussistano le condizioni per mantenere attivo Arsea, ci si avvarrà solo di personale interno, Direttore compreso”.

Sullo stesso argomento era intervenuto anche afferma Pino Gullo, Presidente di Legacoop Agroalimentare Sicilia, che si chiedeva se la mozione di abolizione dell’ARSEA  dell’on. Caputo  difendesse veramente l’interesse dei siciliani: “Ecco – scrive Gullo – un Esempio di come noi Siciliani siamo capaci di farci del male: buttando spesso l’acqua sporca (un CdA inutile che incamera una corposa indennità di carica senza far niente e volontariamente colpevolmente incapace di far funzionare un’ente utile ai produttori agricoli siciliani) con il bambino (l’ARSEA) – afferma Gullo – . Attualmente, prosegue Gullo,  l’AGEA (l’ente pagatore nazionale degli interventi comunitari PAC), gestisce ed eroga ai produttori siciliani un miliardo e cento milioni di euro all’anno, una cifra ragguardevole, afferma Gullo,  oltre a gestire direttamente da Roma o tramite  convenzioni con terzi, i pagamenti, i controlli ed il contenzioso.  Dal 2005 – prosegue Gullo – la corte dei conti UE e poi la stessa UE, a seguito di alcune disfunzioni e scandali, ha chiesto e raccomandato agli stati membri e quindi all’Italia, di decentrare nel territorio e nelle regioni le funzioni centralizzate e svolte da AGEA; ecco perchè nel 2006 è  nata l’ARSEA. Purtroppo però, ribadiscve Gullo,  mentre in tutte le regioni del centro e nord Italia e qualcuna del sud, oltre ad essersi dotate di un proprio ente pagatore regionale (gemelli dell’ARSEA siciliana) li hanno fatti funzionare attuando subito il trasferimento di compiti e funzione per le rispettive competenze territoriali che prima svolgeva l’AGEA centralmente, in Sicilia, abbiamo creato l’ARSEA  senza chiedere il trasferimento delle competenze ed in pratica per non farla funzionare e pagando a vuoto per anni un CdA inutile. Nelle region i che hanno attuato il decentramento dei servizi, una volta centralizzati in AGEA, oggi erogati dalle Agenzie regionali stanno tutte funzionando meglio e  con più soddisfazione dei produttori, anche perchè questi si possono  interfacciare meglio essendo l’ente più vicino al territorio e quindi più vicino agli utenti. Acclarato che non è buttando l’acqua sporca con il bambino che si eliminano gli sprechi – conclude Gullo –  che pur ci sono e vanno subito eliminati, a questo punto una domanda si impone indirizzata al primo firmatario della mozione in discussione all’ARS di chiusura dell’ARSEA, ‘on. S. Caputo: A chi  (a Roma o in Sicilia)  sta reggendo il moccolo, visto che di quel miliardo e cento milioni annui  di trasferimenti, l’AGEA trattiene mediamente circa il 10% per spese di funzionamento, istruttoria, controlli e gestione  contenzioso? Non sarebbe meglio, dopo aver mandato a casa questo CdA  di ARSEA,  trasferire in Sicilia subito le competenze oggi svolte da AGEA che, con un gruppo di funzionari e dirigenti  regionali esperti  e trasferendo qualche centinaio di precari  di cui questa regione, ahime! è molto ricca”.
E in calce del comunicato Gullo elencava anche una serie di dati:

AMMONTARE DEI PAGAMENTI DI COMPETENZA DELLA SICILIA CHE EFFETTUA AGEA (Agenzia che effettua tutti i pagamenti della PAC – Politica Agricola Comune – direttamente ai produttori o alle imprese agricole – OP, Cooperative o aziende singole) e che, oltre alla mole ingente di somme, gestisce anche l’affidamento dei controlli a soggetti terzi (cooperative di agronomi su base regionale a cui appalta il servizio dei controlli per le verifiche).
Fondi PSR – Sicilia pagamenti per 380/400 milioni di € annui; (ancora da spendere nei prossimi 3 anni circa 1 miliardo di €).
Fondi OCM Vino pagamenti per 54/55 milioni di € annui; (ancora per un triennio quindi altri 165 milioni di €)
Fondi OCM Ortofrutta (Piani Operativi OP) pagamenti per 20/25 milioni di € annui;
Fondi OCM Olivicolo pagamenti per 20 milioni di € annui;
Fondi OCM Miele pagamenti per 300 mila € annui;
Fondi OCM Frutta Secca pagamenti per 500 mila € annui;
Fondi PAC per Domande unica integrazione Reddito pagamenti per 280 milioni di € annui
Altri fondi specifici per pagamenti ???
Totale complessivo circa un miliardo e 100 milioni di € annui .

SOMME, PAGAMENTI, CONTROLLI E GESTIONE CONTEZIOSO CHE POTREBBE ESSERE GESTITO DA ARSEA SICILIA in Sicilia
Poichè la PAC al pari dei Fondi Strutturali e stata prorogata fino al 2020 è evidente il ruolo che potra’ continuare a svolgere ARSEA SICILIA se la Regione Sicilia la fa diventare operativa trasferendogli il personale e regionalizzando anche i servizi annessi (controlli, verifiche, contenzioso, etc.)

Un pensiero su “Chiude l’Arsea?

  • Come al solito in Sicilia ciò che è buono o può essere potenzialmente buono va distrutto per forti interessi dall’alto e dunque chi ci va di mezzo sono sempre i cittadini…l’Arsea poteva essere un grande servizio serio e all’avanguardia, utile ed indispensabile per noi agricoltori..tanta fretta per chiuderla e adesso??? Che fine hanno fatto gli sportelli Agea che dovevano tanto far “risparmiare”…? Come mai i deputati firmatari della mozione non si interessano adesso di sollecitare il governo a fare partire questo servizio??? o forse… del servizio non gli è fregato mai nulla………..

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