Il vino italiano è cool, ma solo all’estero. A casa nostra si beve sempre meno e solo in occasioni speciali

Quanto è cool il vino italiano: peccato che si beva ormai soprattutto all’estero. I produttori di casa nostra vedono infatti nell’export, in continua crescita – siamo i primi a livello mondiale – l’unica alternativa alla stagnazione delle vendite sul mercato domestico, penalizzato dalla crisi economica. Il consumo quotidiano di vino in Italia diminuisce costantemente, anche se con nuove tendenze, sempre più legate ai riti della vita moderna, al glamour e alla cultura. Di queste nuove tendenze si parlerà a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile (www.vinitaly.com).
Il calo dei consumi interni ci ha portato nel 2012, secondo i dati OIV l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino resi noti ieri, a 37,2 litri pro capite all’anno, con una riduzione del 14% dal 2008. I fattori che hanno contribuito a questa diminuzione sono vari: la crisi ha sicuramente inferto un durissimo colpo alla domanda nei ristoranti, ma a questa si aggiungono come ulteriore deterrente le severe leggi in materia di limiti alcolici consentiti. Poi, più in generale, gli italiani bevono meno a tavola per ragioni legate alla salute e alla dieta.
Se nelle classiche occasioni del pranzo e della cena si beve sempre meno vino, è l’aperitivo a trainare i consumi: da solo o mixato in cocktail, con un posto d’onore per le bollicine, il vino diventa il perfetto protagonista dell’happy hour. Nato nelle grandi città, ma ormai diffuso ovunque, l’aperitivo rappresenta non più un’introduzione alla cena, ma un vero e proprio rito di aggregazione sociale per passare del tempo con gli amici e conoscere gente nuova. Uno, due o tre calici di vino diventano così l’accompagnamento ideale, anche da un punto di vista economico, per una vera e propria cena low cost, composta da stuzzichini e finger food, o servita in ricchi buffet.
Da un punto di vista di immagine e promozione, però, il mondo del vino italiano non sembra puntare sulla quotidianità: preferisce scoprire il suo glamour, diventando protagonista di degustazioni ed happening in location di grande impatto, in Italia e nel mondo.
Numerosi gli esempi: dalle “prime” nei più importanti teatri italiani – dalla Scala di Milano al San Carlo di Napoli, a La Fenice di Venezia – con brindisi di inaugurazione nel segno delle etichette più prestigiose; alla “Vendemmia di Via Montenapoleone”, con degustazioni di grandi griffe nelle più celebri boutique di moda e gioielli del quadrilatero della moda di Milano, o durante la “Settimana Della Moda”; dai brindisi made in Italy in occasione dei grandi eventi sportivi internazionali, dalle Olimpiadi Invernali di Vancouver ai Mondiali di Calcio in Sudafrica, dai Mondiali di Scherma al Sicilian Open Golf alla Maratona Internazionale di Madrid e New York, senza dimenticare infine le grandi aste di beneficienza, come quella di amFAR al Festival del Cinema di Cannes, e le degustazioni organizzate dalle griffe made in Italy in location da sogno, come quella al Louvre di Parigi, per citare sono alcuni degli eventi più famosi.