La Sicilia al Macfrut di Cesena



Saranno le Aziende Siciliane a far da protagonista, a partire da domani e fino al 27 settembre, al Macfrut di Cesena, la più grande rassegna internazionale della filiera ortofrutticola.
Riunite nello stand dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, le aziende siciliane esporranno le loro produzioni di ortaggi, frutta, e verdura provenienti da diversi territori della Sicilia.
Le produzioni DOP e IGP nazionali avranno una ribalta specifica che ne metterà in risalto la grande capacità di portatori di qualità e culture dei vari territori di provenienza. Le Regioni italiane si affacciano a Macfrut con le proprie vocazioni ortofrutticole, in un «ideale Giro d’Italia» dove i prodotti delle tradizioni regionali saranno mostrati agli operatori italiani ed esteri che saranno poi coinvolti in alcuni appuntamenti degustativi.
Secondo l’Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut, nel mese di giugno 2013 gli italiani hanno speso oltre 1,4 miliardi di euro per frutta, verdura fresche e ortaggi surgelati, pari a 742 mila tonnellate. Per l’esattezza, 781,3 milioni di euro per verdura fresca, 635,2 per frutta fresca e 59,8 per ortaggi surgelati.
“Il Governo Regionale – afferma l’assessore Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta – sta portando avanti un insieme di provvedimenti per valorizzare il lavoro degli agricoltori, sia a tutela del territorio e dell’ambiente, che del consumatore che finalmente potrà mangiare cibo sano e al contempo gustoso”.
E in questo si inserisce il progetto Born in Sicily: “Questo progetto, continua Cartabellotta, guarda le produzioni agricole che hanno le radici in Sicilia ed è stato voluto proprio per tutelare e salvaguardare le produzioni di qualità: frutta, ortaggi, vini, olii, formaggi ma anche cereali e carni che sono ancorati ad una biodiversità differenziata e non omologata. Una biodiversità che ne esalta le caratteristiche qualitative e coniuga la conservazione delle risorse genetiche e del germoplasma con la qualificazione delle imprese e dei prodotti. Un modo questo per renderle riconoscibili e difenderle dalla concorrenza sleale dei prodotti scadenti e dall’agropirateria”.