Viticoltura di precisione: un portale spiega come fare
Un WebGis a servizio delle aziende vitivinicole siciliane. Ossia un portale (www.webgisavigere.it) al quale si può accedere attraverso apposita password che fornisca ai produttori informazioni fondamentali per attuare una viticoltura di precisione. E’ il risultato tangibile dell’attività di ricerca portata avanti dal progetto AVIGERE, un progetto finanziato attraverso la Misura 124 del Psr Sicilia 2007/2013, che si conclude dopo oltre due anni di studi.
L’ottimizzazione della gestione dei vigneti in funzione del risparmio energetico e della sostenibilità è stato l’obiettivo trainante del progetto che ha visto coinvolti in un lavoro di squadra agronomi, ingegneri, informatici e produttori vitivinicoli. Il lavoro è stato infatti promosso dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio di Sicilia in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria e di Agraria dell’Università di Palermo e la partecipazione delle cantine Donnafugata, Settesoli, Tasca d’Almerita e Rapitalà. “Un’occasione di crescita per la vitivinicoltura siciliana. – ha commentato il direttore generale dell’IRVOS, Lucio Monte durante il convegno conclusivo che si è svolto presso Palazzo Steri a Palermo – Le conoscenze acquisite saranno utili nelle prossime azioni che come ente vogliamo assumere nel campo strategico della sostenibilità”.
La viticoltura di precisione mira a massimizzare l’efficienza delle scelte imprenditoriali nella gestione della proprietà vitivinicola. La qualità del vino è strettamente legata alla qualità delle uve, alla sostenibilità delle pratiche agronomiche e alla valorizzazione dei terroir. “E’ un modo per rendere possibile una viticoltura più razionale, fortemente fondata sulla sostenibilità di filiera e sulla valorizzazione di singoli terroir”, aggiunge Felice Capraro, responsabile scientifico di AVIGERE. “Permette infatti di raccogliere tutte quelle informazioni necessarie ad agronomi ed enologi per valutare lo stato dei vigneti, di elaborare un quadro delle criticità presenti, di controllare i processi di maturazione e quindi di programmare la vendemmia e la destinazione enologica delle uve a seconda della provenienza”. L’acquisizione di dati da “vicino” e da “lontano” (proximal e remote sensing) mediante l’uso di appositi sensori ed il confronto con i dati agronomici rilevati in campo, ha così permesso di produrre delle mappe tematiche dei vigneti “guida” di Nero d’Avola, Catarratto, Grillo e Grecanico messi a disposizione delle aziende partecipanti al progetto. L’installazione di una rete Wsn (Wireless sensor network) nei vigneti ha favorito la conoscenza dei dati meteo più importanti (ossia temperatura, umidità, pioggia) permettendo una riduzione del numero trattamenti e delle dosi per ettaro, migliorando anche l’efficienza dell’irrigazione con interventi mirati. Tutte le informazioni acquisite, dai dati Wsn alla cartografia digitale, dalle mappe tematiche ai modelli applicativi di gestione dei vigneti, formano il Sit (Sistema informativo territoriale) che i tecnici delle aziende, appositamente formati, sono in grado di utilizzare per le finalità della gestione specifica dei vigneti. “Le piattaforme tecnologiche come quella di AVIGERE, – afferma Dario Cartabellotta, Assessore regionale all’Agricoltura – promuovono processi di aggregazione favorendo la costituzione di reti tra imprese e strutture di ricerca e quindi rafforzano la competitività favorendo l’introduzione di meccanismi innovativi”.