Aumenta dello 0,7% il prezzo dei prodotti acquistati dagli agricoltori
Nel primo trimestre 2014, l’indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori aumenta dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo rileva l’Istat.
A livello mensile, rispetto allo stesso periodo del 2013, per i prezzi di acquisto la flessione tendenziale iniziata nei mesi precedenti si attenua, passando dall’1,3% di gennaio allo 0,8% di marzo.
Tra i prodotti acquistati, i prezzi dei beni e servizi intermedi aumentano dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e diminuiscono dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2013; quelli dei beni di investimento segnano un incremento congiunturale dello 0,4% e tendenziale dell’0,7%.
Nel primo trimestre del 2014, l’indice dei prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori diminuisce dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,3% rispetto allo stesso trimestre del 2013.
Nel corso del trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2013, si accentua la flessione degli indici mensili dei prezzi dei prodotti venduti, che segnano una diminuzione dell’1,1% a gennaio, del 4,4% a febbraio e del 2,3% a marzo.
Nel primo trimestre, fra i prodotti venduti dagli agricoltori, i prezzi dei prodotti vegetali registrano su base tendenziale una diminuzione del 4,8%; gli animali e prodotti da animali registrano un incremento dello 0,8%.
Peccato che per le arance il dato è in controtendenza:
– annata agraria 2012/13 prezzo medio 40-50 centesimi al chilo
– annata agraria 2013/14 prezzo medio 3-5 centesimi al chilo
Un crollo verticale!
Hai ragione Corrado e la tendenza negativa non è solo nelle arance. Ma si tratta di due cose diverse: nell’articolo si dice che è aumentato il prezzo dei prodotti acquistati dagli agricoltori, non di quello venduto. Quindi, se possibile, è ancora peggio: diminuisce il valore dei prodotti agricoli, aumenta il prezzo di quello che necessita per coltivarli.