Pesche, Martina scrive a Dacian Cioloş: servono misure straordinarie per fronteggiare crisi

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina ha inviato una lettera al Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Cioloş, nel quale chiede che la Commissione “valuti, con estrema urgenza, la possibilità di attivare adeguate misure, eccezionali e transitorie” per fronteggiare la crisi del mercato italiano delle pesche e nettarine.
Il Ministro ha richiamato l’attenzione del Commissario Cioloş sulla “pesante crisi del mercato di questi prodotti, che sta interessando l’Italia e altri Paesi produttori. Si tratta – ha scritto il Ministro –, a nostro avviso, di un contesto che prelude alle criticità già vissute negli anni 2009 e 2011. Tale situazione, determinata da una serie di cause concatenate che hanno provocato un forte abbassamento dei prezzi all’origine tali da non coprire nemmeno i costi di produzione sta generando uno stato di forte preoccupazione e tensione tra i produttori che, peraltro, hanno già intrapreso diverse azioni per manifestare l’urgenza di soluzioni adeguate”.
“In particolare – ha proseguito il Ministro –, si evidenzia che le anomalie climatiche hanno anzitutto provocato la sovrapposizione dei calendari di commercializzazione. Le piogge persistenti e l’abbassamento delle temperature hanno quindi generato una contrazione della domanda da parte dei consumatori, associata a un peggioramento delle caratteristiche di qualità e conservabilità del prodotto. In aggiunta a ciò, va rilevato anche che alcuni areali produttivi europei sono stati caratterizzati da produzioni quantitativamente eccezionali e che la persistente crisi politica in Ucraina e Russia, mercati tradizionalmente di sbocco per le produzioni ortofrutticole europee, sta di fatto impedendo le nostre esportazioni”.
Il Ministro Martina ha, pertanto, invitato il Commissario a valutare con estrema attenzione e con ogni urgenza l’attivazione delle misure eccezionali in caso di crisi a sostegno del comparto previste nel quadro della recente riforma dell’OCM.